Quando l’Agenzia delle Entrate può spiare i conti correnti

di Daniele Pace Commenta


 L’Agenzia delle Entrate può controllare in diversi casi il nostro conto corrente. Essa infatti può spiare non solo il saldo, ma anche le cambiali, i bonifici, le spese effettuate con la carta di credito e l’uso del plafond.

Inoltre con pochissime centinaia di euro, anche alcune agenzie investigative possono reperire preziosissime informazioni per i creditori.

Dettagli

Gli strumenti che ha disposizione l’Agenzia delle Entrate sono i seguenti:

  1. Redditometro o accertamento sintetico
  2. Invio dei dati all’anagrafe Tributaria tramite la Tessera Sanitaria
  3. Risparmiometro, che ha la finalità di contrastare eventuali frode ai danno dell’Erario

VI sono a disposizione una serie di dati che riguardano determinate operazioni, oltre ai controlli veri e propri sui saldi dei nostri conti corrente, oppure sulle cambiali e sui bonifici sia in entrata che in uscita.

L’Agenzia inoltre può verificare i pagamenti sulle carte di credito, sulle carte debito e su quelle ricaricabili, comprese le cassette di sicurezza, i libretti e gli assegni.

Tali dati servono a dare vita ad un vero e proprio database molto dettagliato e completo, dove vengono incrociate le informazioni acquisite con quelle che arrivano da parte nostra mediante la dichiarazione del reddito, oppure con le certificazioni ISEE, con le cartelle esattoriali o con i pagamento dell’IMU.