Le imprese individuali nel periodo hanno richiesto finanziamenti per il 15,9 per cento del totale, mentre le società lo hanno fatto solo nel 9,5 per cento dei casi. C'è però anche una diversità negli importi richiesti dalle prime e dalla seconde.
Nel corso del I semestre 2014 nel mondo del credito italiano l’andamento dei finanziamenti richiesti da parte delle imprese ha fatto segnare un risultato positivo, non solo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma anche rispetto all’anno di inizio della crisi economica, con un incremento della domanda rispettivamente del 12,1 per cento e del 28 per cento.
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Il Crif però ha mostrato che nel corso dei primi sei mesi dell’anno sono venuti anche ad aumentare gli importi medi richiesti dalle imprese in sede di finanziamento, che sono passati da un livello di 64500 euro circa registrato nel I semestre 2013 ad un livello di circa 67 mila euro richiesto nel I semestre del 2014.
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Andando a vedere più nello specifico la formazione delle compagine di coloro che hanno richiesto credito alle banche, il numero delle imprese individuali ha superato di molto quello delle società. Le prime, infatti, hanno richiesto finanziamenti non solo per finanziare singoli progetti di investimento ma soprattutto per mandare avanti la propria normale attività .
Le imprese individuali, quindi, nel periodo, hanno richiesto finanziamenti per il 15,9 per cento del totale, mentre le società lo hanno fatto solo nel 9,5 per cento dei casi. C’è però anche una diversità negli importi richiesti dalle prime e dalla seconde. Nel I semestre 2014, infatti, le imprese individuali hanno richiesto alle banche importi medi pari a quasi 34 mila euro mentre le società hanno presentato richieste con importi medi che superavano di poco i 91 mila euro.