L’Argentina vuole nazionalizzare i titoli aderenti agli swap

di Gianfilippo Verbani Commenta

Al posto della Bank of New York Mellon, come agente di pagamento potrà essere designata una filiale della banca pubblica Banco Nacion, ma solo se gli obbligazionisti ne faranno richiesta.


 Potrebbe arrivare presto dall’Argentina una soluzione per risolvere la questione dei tango bond, i titoli di stato che hanno suscitato la dura risposta degli Stati Uniti, provocando in via indiretta il default tecnico in cui alcuni giorni fa è caduto il paese. Il governo argentino ha infatti intenzione di emanare un nuovo disegno di legge che prevede il rimborso finanziario dei titoli nel paese argentino, in modo tale da bypassare la giurisdizione USA. 

Tango bond – Una possibile via d’uscita da un accordo tra le banche

Il presidente argentino ha infatti annunciato che un disegno di legge è stato già inviato al Congresso per cambiare la giurisdizione dei titoli e permettere al paese di pagare gli stessi a Buenos Aires e non in altre parti del mondo. In questo modo l’Argentina sarebbe libera di pagare i creditori che hanno aderito agli swap nel 2005 e nel 2010 superando il blocco legale imposto dagli hedge  fund americani, che detengono titoli non ristrutturati.

Tango bond – Per Griesa l’Argentina diffonde false informazioni

Al posto della Bank of New York Mellon, infatti, come agente di pagamento verrà designata una filiale della banca pubblica Banco Nacion, ma solo se gli obbligazionisti ne faranno richiesta. Solo in quel caso il Ministro dell’Economia sarebbe autorizzato al pagamento dei titoli presso un’altra banca, applicando la giurisdizione locale.

Secondo alcune fonti, a questo punto della questione, il giudice americano Thomas Griesa potrebbe ora citare Buenos Aires per oltraggio alla corte, ma si tratta pur sempre di una misura attuata da uno stato sovrano e il suo impatto sarebbe di portata limitata.