Le banche che offrono mutui con spread ridotto

di Gianfilippo Verbani Commenta

Vi sono alcune banche presenti sul territorio nazionale che stanno applicando spread ridotti a richieste di finanziamento ipotecaria in cui l'importo erogato è inferiore al valore dell'immobile.


 In questo periodo il mercato dei mutui appare anche in generale caratterizzato da un livello piuttosto elevato degli spread, il valore espresso in percentuale che rappresenta il costo aggiuntivo di un finanziamento ipotecario alla luce della situazione economica nazionale, perché regolato sul valore del differenziale nazionale, che ancora appare influenzato dalle dinamiche del periodo di recessione e crisi economica. 

Spread più basso per chi chiede mutui di importo inferiore

Eppure esiste un modo per accedere ad offerte più competitive da questo punto di vista, che presentano spread inferiori a quelli della media. Vi sono infatti alcune banche presenti sul territorio nazionale che stanno applicando spread ridotti a richieste di finanziamento ipotecaria in cui l’importo erogato è inferiore al valore dell’immobile o è inferiore alla quantità di contanti conferita dal mutuatario.

Il mutuo a tasso variabile è il più conveniente a marzo 2014

Le banche che applicano questa particolare condizione sono ad esempio la Deutsche Bank, che applica un doppio tipo di spread, al 2,5 per cento per chi richiede mutui oltre il 60 per cento del valore dell’immobile e al 2,4 per cento per richieste loan to value di livello inferiore, ed Ing Direct, che ugualmente presenta due valori, al 2,6 e al 2,8 per cento con spartiacque al 70 per cento del valore.

La lista può continuare poi con Unicredit, che offre addirittura 3 diversi livelli di spread per chi richiede meno della metà del valore dell’immobile – 2,25 per cento – e con Webank in cui i valori si situano al 2,6 e al 2,7 per cento. Cariparma è invece la banca con spread più basso in relazione al valore massimo dell’immobile. Con Intesa Sanpaolo si hanno infine 5 livelli di spread e la possibilità di finanziare fino al 90 per cento del valore della casa.