Quando si richiede ad una banca o ad un altro istituto di credito un prestito personale, o quando si richiede un finanziamento per l’acquisto di beni e servizi ad una società finanziaria è possibile sentir parlare anche delle cosiddette polizze assicurative di protezione del credito, cioè delle polizze CPI.
La sigla CPI sta infatti per Credit Protection Insurance e contraddistingue tutti quei prodotti assicurativi che hanno lo scopo di tutelare e garantire altri prodotti finanziari, o, più esattamente il credito che è stato concesso dall’intermediario in questione e, se vogliamo, guardando la situazione dalla parte opposta, la capacità del cliente di onorare il debito contratto.
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In questo post vedremo meglio quali sono le loro caratteristiche.
Le caratteristiche delle polizze di protezione del credito – CPI
Le polizze assicurative di protezione del credito sono dunque degli strumenti assicurativi la cui sottoscrizione è del tutto facoltativa per i clienti che sottoscrivono un prestito personale o un finanziamento, e il cui scopo è quello di intervenire a saldare il debito dell’assicurato, ovvero di pagare le rate e gli altri importi in scadenza, qualora l’assicurato stesso sia impossibilitato a farlo.
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Queste polizze, infatti, entrano in funzione solo nel caso in cui si verifichino delle particolari situazioni impreviste o cause di forza maggiore come:
- gravi eventi
- impresti
- malattie
- perdita del lavoro.
In tutti questi casi la polizza CPI interviene a pagare il debito dell’assicurato, indennizzandolo. Il funzionamento di queste polizze a protezione del credito è molto semplice perché non prevedono dei costi a parte, ma il premio viene incluso all’interno degli importi del finanziamento stesso.