Come abbiamo visto in un post pubblicato in precedenza, l’agenzia di rating americana Standard & Poor’s ha proprio recentemente abbassato il rating dell’Unione Europa, portandolo dal precedente massimo valore di AAA all’attuale valore di AA+. Questo declassamento ha suscitato grande sorpresa sia a livello europeo che all’interno dei singoli stati.
> Standard & Poor’s taglia il rating dell’Unione Europea
E’ opportuno quindi capire quali sono state le motivazioni profonde che hanno indotto l’agenzia di rating americana Standard & Poor’s a effettuare questa modifica.
> Il costo del credito per le imprese dell’Eurozona
La prima cosa da sapere è che in realtà l’Unione Europea si trova a rischio di un declassamento fin dal mese di gennaio 2012, quando l’agenzia americana ha per la prima volta rivisto l’outlook dell’Europa in negativo. Di conseguenza, nei mesi successivi anche molti paesi dell’Unione hanno visto ridursi il proprio rating a giudizio degli esperti americani in modo tale che al momento solo sei paesi dell’intera Eurozona hanno conservato la tripla A da parte di Standard & Poor’s.
Secondo l’agenzia, inoltre, il punteggio medio complessivo dei paesi dell’Unione Europea raggiunge ora solo AA, che rappresenta anche un giudizio inferiore rispetto a quello attribuito complessivamente di recente.
Per l’agenzia americana, infine, le discussioni degli stati europei sulle politiche di bilancio stanno diventando sempre più tese e difficili, dal momento che ci sono una serie di paesi contributori che chiedono di ridurre la quota dei loro versamenti all’Europa.
Per questi stessi motivi l’agenzia di rating americana Standard & Poor’s ha anche abbassato il rating di Euratom da ‘AAA’ a ‘AA+’.