Questa tipologia di finanziamento può variare in base alle singole offerte gli importi massimi erogati, le tempistiche del rimborso e i tassi applicati, ma dal punto di vista dell’accessibilità è più facile da ottenere rispetto ai finanziamenti tradizionali, data la natura della garanzia offerta.
Per chi può offrire come garanzia del rimborso puntuale del debito l’assegno previdenziale vi è in corso una tipologia particolare di prestiti che ben si lega all’entrata fissa mensile. Si tratta di prestiti per pensionati, che nella forma più diffusa sono erogati per cessione del quinto, e che sono proposti da banche e finanziarie convenzionate con l’ente previdenziale.
Questa tipologia di finanziamento può variare in base alle singole offerte gli importi massimi erogati, le tempistiche del rimborso e i tassi applicati, ma dal punto di vista dell’accessibilità è più facile da ottenere rispetto ai finanziamenti tradizionali, data la natura della garanzia offerta. Come sempre si inseriscono alcune variabili che rimandano principalmente dalla compatibilità tra l’assegno mensile percepito e l’importo richiesto e in ultima analisi all’età del richiedente. Il limite di età del cliente a fine piano è deciso dalla finanziaria e i prestiti per pensionati sono abbinati per legge ad una copertura assicurativa rischio vita, integrata nei costi totali del finanziamento. I tassi medi applicabili e i tassi soglia usura per la cessione del quinto della pensione sono verificati, aggiornati e comunicati dall’Inps con cadenza trimestrale. Alla richiesta di un prestito per pensionati è necessario allegare un documento d’identità valido, il codice fiscale e il cedolino della pensione.
I prestiti per pensionati sono aperti anche a richieste di somme importanti, molto dipende dalla disponibilità dell’assegno mensile e dai tempi previsti per il rimborso.
Nel calcolo della fattibilità del finanziamento va tenuto presente che la rata della cessione del quinto non può appunto superare il 20% delle entrate mensili, e la quota rimanente ogni mese a disposizione del pensionato non può essere inferiore alla pensione minima di sopravvivenza, pari a 501,89 euro per l’anno 2016. Per chi riceve una pensione di poco superiore il prestito per cessione del quinto risulta più difficile da ottenere, se non per importi molto contenuti, e comunque sempre rispettando il limite imposto. Se si possiede una rendita alternativa, ad esempio l’affitto di una casa di proprietà, con la possibilità di dimostrare che l’inquilino paga regolarmente la quota dovuta ogni mese, si può allora tentare la strada di un prestito personale tradizionale, sempre per importi ragionevolmente compatibili.