Le politiche delle banche centrali resteranno accomodanti nel 2014

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Con l’inizio del nuovo anno dovrebbe aprirsi per l’economia mondiale un periodo di graduale miglioramento economico, che porterà molti degli stati del mondo ad inoltrarsi in un cammino di ripresa che tuttavia ancora non porterà gli indici economici a risalire ai livelli pre – crisi. 

La BCE pronta ad intervenire nel corso della ripresa

La disoccupazione rimarrà elevata in alcuni paesi e gli stati cercheranno di stabilizzarne i valori, ma attueranno anche delle riforme strutturali in grado di portare grossi cambiamenti nel corso dei prossimi 10 anni. E’ il caso, ad esempio, dell’unione bancaria che si va attuando in Europa.

Il costo del denaro potrebbe ancora scendere per la BCE

A fare queste previsioni per il 2014 è Philippe Waechter, Chief Economist di Natixis Asset Management, che prevede improbabile per il prossimo anno anche un cambiamento delle politiche monetarie accomodanti fino a questo mese attuate dalle banche centrali, sia quella europea, BCE, che quella americana, FED.

Nonostante i miglioramenti, infatti, l’economia dei paesi del mondo rimarrà ancora molto debole nel 2014 e il livello di crescita non risalirà ai valori precedenti la crisi economica. In zona euro soprattutto la Francia e l’Italia saranno interessate da un processo di riforma al fine di stimolare la crescita e una migliore autonomia degli stati.

La Francia e l’Italia rappresentano rispettivamente la seconda e la terza economia dell’Europa e dunque devono superare il momento di contrazione che si è avuto nel 2013. In questo contesto, quindi, le politiche monetarie rimarranno accomodanti in questo periodo di transizione e ci si può aspettare un mantenimento dell’inflazione a livelli bassi e un aumento dei tassi di interesse sul medio termine.