In un periodo in cui l'inflazione europea tenderà a rimanere piuttosto bassa, anche la BCE continuerà ad esercitare il suo mandato favorendo un allentamento delle politiche monetarie. I tassi di interesse rimarranno quindi molto bassi ancora per lungo tempo.
La Banca Centrale Europea – BCE – attraversa in questo periodo un momento di grande attività e di grande rinnovamento. Opera soprattutto del suo presidente, Mario Draghi, che ha dato il via a questo nuovo corso dell’Istituto affinché la più importante istituzione finanziaria del Vecchio Continente si avvicini maggiormente al modello americano, quello della FED.
> La BCE pronta al quantitative easing e alle misure non convenzionali
Nel corso dell’ultimo consiglio direttivo la BCE ha deciso di portare i tassi di interesse al minimo storico dello 0,15 per cento da un precedente livello dello 0,25 per cento, almeno per quanto riguarda il tasso di riferimento principale. Per quanto riguarda invece il tasso sui prestiti marginali il valore resta fissato allo 0,4 per cento e per i depositi overnight sono confermati i tassi negativi dello 0,1 per cento.
> Erogazioni di prestiti verso l’aumento grazie all’intervento della BCE
In un periodo in cui l’inflazione europea tenderà a rimanere piuttosto bassa, anche la BCE continuerà ad esercitare il suo mandato favorendo un allentamento delle politiche monetarie. I tassi di interesse rimarranno quindi molto bassi ancora per lungo tempo e l’Istituto si dichiara pronto ad utilizzare anche misure non convenzionali se necessario.
Sul fronte dei prestiti alle banche a costi agevolati, la cosiddetta Ltro, le banche potrebbero ricevere fino a 1000 miliardi di euro, per sbloccare la situazione del credito di imprese e famiglie.
Nel frattempo la BCE ha anche deciso di cominciare a pubblicare online i verbali delle riunioni dei consigli, che si terranno ogni sei settimane, a partire dal mese di gennaio 2015, in modo tale da mettere a disposizione della comunità le minute e le loro discussioni.
