Il pignoramento dell’immobile a causa del mancato pagamento delle rate del mutuo è sempre una situazione molto spiacevole, e non sempre dettata dalla negligenza del mutuatario, specialmente in questo periodo di forte incertezza economica. È importante dunque essere informati su quali sono le possibilità di evitare queste conseguenze, in caso di mancato pagamento. È fondamentale chiamare subito la propria banca ed essere espliciti sulle proprie difficoltà, così da facilitare una soluzione soddisfacente per entrambi. La banca infatti non ha interesse ad avviare il pignoramento e la messa all’asta.
Un po’ di informazioni
Una delle soluzioni che possono essere adottate è la rinegoziazione del vostro mutuo, per avere delle rate più leggere che possano essere affrontate più facilmente.
Per la legge italiana, il pignoramento scatta con l’espropriazione esecutiva senza l’intervento del tribunale quando si è mancato il pagamento di 18 rate. Altrimenti la banca dovrà effettuare il primo sollecito, prima di passare all’atto di precetto.
La procedura prevede che il debitore riceva una prima diffida con tutti i termini legali e le conseguenze relative. È importante non ignorare questo punto e dare subito avvio a dei colloqui con la banca, perché, in caso contrario, essa potrà richiedere poi il pagamento intero, e non rateizzato, del capitale. Ovvero potrà passare al all’atto di precetto scaduto, che va esaudito entro 10 giorni, e vale 90 giorni. Questi sono i tre mesi in cui la banca dovrà eseguire il pignoramento.