Il mercato immobiliare è sempre più usato per il riciclaggio di denaro sporco in Svizzera, paese che ripiomba di nuovo nei sospetti dell’Europa a causa dei un inadeguato sistema giudiziario in grado di garantire trasparenza su cosa succede nella Confederazione Elvetica. Secondo la ONG Transparency International, in Svizzera “è più facile acquistare una casa che aprire un conto in banca”. Questo perché la gestione del registro fondiario non sarebbe trasparente.
Situazione confermata da Mark Pieth, professore di diritto penale e grande conoscitore dei reati economici dell’Università di Basilea. Le banche ora sono trasparenti, ma la criminalità ha scelto il settore immobiliare per riciclare i propri soldi, senza che la Svizzera ponga gli strumenti giusti per evitare che questo succeda. Ma il creatore della legge anti-riciclaggio svizzera, Paolo Bernasconi, non è d’accordo con le accuse della ONG, perché i controlli anti-riciclaggio scattano a partire dai 100mila franchi, somma ritenuta sufficiente per combattere la criminalità, anche se ammette che in queste operazioni non è coinvolto il registro fondiario. Ed è proprio su questo aspetto che si concentra la critica della ONG, anche perché i controlli devono essere fatti dai notai, e non tutti hanno il coraggio di opporsi alle associazioni criminali.
Mercato immobiliare: in Svizzera sfruttato per il riciclaggio
di 30 Ottobre 2017Commenta