Alcuni scenari inediti da considerare.
Chi dovesse incappare in una multa che riguarda l’assicurazione auto o la Rc auto deve fare molta attenzione a scenari imprevisti: un eventuale difetto di notifica potrebbe infatti fare annullare la sanzione anche se avete torto, come è di recente capitato a una donna teramana che mesi fa (attenzione: prima che entrasse in vigore la nuova normativa sul cosiddetto tagliando elettronico) era stata multata per non aver esposto il contrassegno dell’assicurazione sulla vettura.
Nel caso particolare, infatti, il giudice di pace ha annullato la contravvenzione proprio per difetto di notifica, dopo che le Poste non hanno atteso i dieci giorni previsti dalla legge per ritirare gli atti. È successo che la donna, tempo prima, si era ritrovata sul parabrezza una multa di 35 euro per la mancata esposizione del contrassegno assicurativo. Il verbale, spedito per posta, conteneva anche l’invito a presentarsi entro trenta giorni al comando di polizia municipale per esibire il contrassegno, secondo quanto prevede il Codice Stradale. Ma, come ha fedelmente ricostruito il quotidiano Il Centro, al momento della consegna da parte del postino a casa della donna non c’era nessuno, e così sono scattati i termini di giacenza che la legge stabilisce in dieci giorni. Ma tali termini non sono stati rispettati, per cui la diretta interessata ha presentato ricorso.
E il giudice di pace le ha dato ragione, sentenziando infatti che l’ufficio postale ha erroneamente dato la notifica per eseguita con la dicitura “atto non ritirato” nove giorni dopo la data di spedizione della raccomandata alla ricorrente, con cui questa era stata avvisata dell’avvenuto deposito del plico presso l’ufficio postale, ma affinché si perfezionasse la notifica era necessario che fossero trascorsi dieci giorni.
“L’esame degli atti e delle deduzioni delle parti”, si legge a tal proposito nell’ordinanza del giudice di pace, “ha dimostrato il fondamento di quanto argomentato dalla ricorrente in merito all’asserita sanzione, che seppur legittima, deve essere annullata per difetto di notifica. […] La notifica non può considerarsi regolarmente effettuata da parte dell’ufficio postale e deve essere dichiarata nulla: in definitiva la notifica non si è perfezionata nei dieci giorni previsti dalla norma e, di conseguenza, non è stata eseguita”.
Insomma, la donna aveva effettivamente commesso un’infrazione, ma è stata “salvata” da un errore delle Poste. Ovviamente il caso specifico non vale più come esempio, visto dallo scorso 18 ottobre è caduto l’obbligo di esporre il tagliando sul parabrezza, ma il principio resta: un eventuale difetto di notifica può rendere nulla una multa.