Mutui casa: erogazioni in crescita dopo due anni

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Nel nostro Paese, dopo due anni di contrazione, le erogazioni di mutui sono tornate a crescere. In particolare, secondo un ultimissimo Rapporto diffuso dalla Banca d’Italia, nel 2010 c’è stata in controvalore una crescita delle erogazioni di finanziamenti ipotecari pari al 12% a 57 miliardi di euro. Il tutto a fronte di un raddoppio, sempre anno su anno, delle erogazioni di mutui con il cap, ovverosia a tasso variabile ma con la certezza della rata massima in caso di aumento eccessivo del costo del denaro sul mercato nel corso del piano di ammortamento. Il dato non sorprende visto che rispetto ai mesi scorsi il mutuo a tasso variabile, quello indicizzato all‘euribor per intenderci, è più “rischioso” rispetto al passato. Questo rischio deve essere inteso come possibile aumento della rata da pagare in quanto già da tempo la dinamica rialzista del costo del denaro è ascendente.

Il tutto a fronte di un 80% di nuovi mutui concessi dalle banche che sono stati a tasso variabile. Nel complesso, quindi, anche con l’aumento dei tassi di interesse lo scorso anno gli italiani hanno in prevalenza continuato a sottoscrivere mutui a tasso variabile che presentano un differenziale più vantaggioso rispetto al mutuo fisso.

Oltre ai mutui con il cap, tra l’altro, sul mercato tende ad aumentare l’offerta bancaria di finanziamenti ipotecari con un tasso misto e predeterminato alla stipula. Si tratta, in particolare, di mutui che partono con il variabile per un periodo che di norma è da 1 a 3 anni; dopodiché poi si passa alla rata ed alla durata fissa, ovverosia all’indicizzazione ad un tasso fisso noto alla stipula. In questo modo si risparmiano gli interessi per 1, 2 o 3 anni rispetto ad un mutuo che fin dall’inizio parte con il tasso fisso. Il tutto fermo restando che è sempre bene in sede di preventivo mutuo rivolgersi a più banche e poi puntare sul prodotto più conveniente e più congeniale.