Mutui casa, un’analisi sulla situazione attuale

di Daniele Pace Commenta


In tanti si stanno chiedendo continuamente se si può considerare un buon momento per quanto riguarda i mutui casa. Ebbene, a quanto pare i tassi stanno rimanendo ancora piuttosto bassi, ma conviene di più puntare su quello fisso o è meglio scegliere quello variabile? Si tratta di un dilemma che, in effetti, sembra proprio non avere mai fine.

Mutuo prima casa

In base alle ultime ricerche che sono state portate a termine in tal senso, pare che sia in atto una diminuzione del tasso fisso, dopo che quest’ultimo era stato protagonista di un corpo rialzo nel corso del mese di ottobre dello scorso anno. Esattamente per questa ragione, senza dimenticare ovviamente tutte le varie misure che sono state lanciate da parte del Governo sull’argomento mutui casa, ecco che attualmente le richieste di stipula di un mutuo per la prima casa, da parte dei giovani che hanno meno di 36 anni, è in forte crescita.

In base a quanto è emerso da una delle ultime ricerche che sono state portate a termine sul web, pare proprio che, in seguito al picco toccato dai tassi nel corso dell’ultimo mese di ottobre, a partire dal mese di novembre le cose sono cambiate. Infatti, l’IRS, acronimo che sta per Interest Rate Swap, ovvero quel valore che viene preso come punto di riferimento per il tasso di interesse che viene utilizzato per i mutui a tasso fisso, ha ripreso nel suo percorso di discesa su ogni tipo di durata.

Giusto per fare un esempio e rendere la situazione ancora più chiara, in riferimento a un mutuo caratterizzato da una durata pari a 10 anni, ecco che l’IRS ha subito un calo dello 0.06%, dato che è passato dal valore di 0.25% nel mese di ottobre allo 0.19%, per un mutuo di 20 anni si è arrivati allo 0.39% partendo dallo 0.54%, mentre per quanto riguarda un mutuo di 30 anni si è scesi allo 0.50%, partendo dallo 0.33%.

Nel corso degli ultimi tre mesi del 2020 le richieste di un mutuo sulla prima casa si aggiravano intorno al 48.4%, mentre nel quarto trimestre del 2021 la percentuale si è alzata davvero notevolmente, dato che si è arrivati a toccare il 72%. Al contempo, c’è da mettere in evidenza come abbiano subito un incremento pure le durate in riferimento ai finanziamenti, visto che buona parte delle richieste che sono arrivate dai giovani under 36 si riferivano a un mutuo di durata maggiore di 26 anni.