Mutui: famiglie a rischio povertà

di Gianfilippo Verbani 9


 Un mutuo sulle spalle e una famiglia da mantenere: così le famiglie italiane scivolano sotto la soglia di povertà: nel 2010 una famiglia su quattro che comprerà casa, sarà a rischio povertà. Le rate del mutuo infatti, portano via circa il 30% del reddito. Lo conferma l’Osservatorio regionale sul costo del credito. Intanto l’Abi, l’associazione delle banche, conferma la sospensione di 12 mesi delle rate dei mutui per le famiglie in difficoltà. Rischia di più la Liguria (34,2% delle famiglie sono a rischio povertà), seguita da Trentino Alto Adige (33,6%), Veneto (31,4%) e Toscana (30,7%). Minor rischio di povertà, invece, per la Sardegna (14,9%), la Basilicata e la Calabria (14,1%).


Commenti (9)

  1. salve! sono un lavoratore dipendente ed ho uno stipendio fisso, vorrei acquistare finalemente casa quindi mi serve una rata che rimanga invariata nel tempo per tutta la durata del finanziamento… perciò non sono sicuro di scegliere il tasso variabile troppo rischioso ..certo il tasso variabile è molto di meno del fisso, parliamo del 5,75% del fisso contro il 2% del variabile… l’ho calcolato su http://www.mutuifrimm.com che mi sembra ottimo per calcolare le rate… ma non posso sta dietro all’andamento dei tassi di mercato….. Che faccio?

  2. tasso fisso e dormi tranquillo.

  3. ciao Laura, un mio collega per esempio oggi però mi diceva che anche con il tasso variabile puoi scegliere di stabilire una rata fissa poi si accorcia la durata del contratto eventualmente….forse poi non è così male?!

  4. In realtà è il contrario…se t va male (ovvero i tassi aumentano) la rata rimane fissa, ma la durata della restituzione del mutuo si allunga…

  5. Oddio, non ne esco più….certo, il lavoro a tempo indeterminato per me è una garanzia di “sicurezza economica” nonostante non si navighi mai nell’oro, tuttavia far aumentare gli anni di pagamento è sconfortante..

    scusa se ti pongo qualche altra domanda, ma del tasso misto invece che mi dici?! Terza opzione…ehehe! L’ho scoperto sul sito della Frimm che avevo linkato sopra e magari non è una cattiva soluzione come via di mezzo….dice che parte a tasso fisso per un periodo ed es. dopo 5 anni puoi scegliere di cambiare al tasso variabile se i mercati sono favorevoli. Pensi possa convenire?!

  6. Per il tasso misto devi consultare le diverse formule offerte dalle banche.

  7. mah….sarà un’impresa alquanto ardua, ma spero di riuscirci entro l’anno prossimo. grazie comunque!

I commenti sono disabilitati.