Mutui, Governo verso approvazione modifiche al Decreto

di Gianfilippo Verbani Commenta

I correttivi, stilati dal Pd in condivisione con il governo, hanno cercato di riequilibrare la posizione tra le parti, anche se restano alcuni dubbi.


Il Parlamento sembra essere prossimo all’approvazione dei pareri sul decreto del governo che recepisce la direttiva Ue in tema di mutui e trasparenza verso i consumatori.

Un testo che ha acceso una viva polemica, quando è emerso che il recepimento della direttiva, nella forma proposta originariamente dall’esecutivo, avrebbe permesso a banche e clienti di sottoscrivere contratti che prevedessero il passaggio della casa agli istituti già dopo sette rate non pagate. Una eventualità che ha fatto scattare la protesta di opposizioni e associazioni dei consumatori.

I correttivi, stilati dal Pd in condivisione con il governo, hanno cercato di riequilibrare la posizione tra le parti, anche se restano alcuni dubbi. Oggi dovrebbero esser messi nero su bianco dalle commissioni Finanze di Camera e Senato, chiamate ad approvare proprio i pareri del Parlamento, che formalmente non vincolano il governo ma dovrebbero poi esser trasposti nella norma finale. La modifica più importante riguarda l’innalzamento da sette a diciotto del numero di rate non pagate necessarie perché la banca possa entrare in possesso dell’abitazione, per poi venderla senza andare in giudizio in Tribunale. Servirà comunque un placet da parte del debitore. Nel testo che entra in commissione alla Camera si chiede anche l’abolizione della retroattività e l’impossibilità di inserire la clausola in caso di surroga, insieme al ruolo di vigilanza di Bankitalia.

Nonostante queste novità, i parlamentari del M5S hanno ribadito la loro protesta: “Vogliono mettere le mani sulle case degli italiani, quando andrebbero pignorati Palazzo Chigi e le sedi del Pd che non pagano”, ha incalzato Alessandro Di Battista. I rilievi sono anche finiti in una interrogazione al Tesoro, a prima firma di Daniele Pesco, alla quale oggi verrà data risposta.