All'interno del pacchetto di nuove norme volute dalla BCE ci sono numerosi interventi straordinari per l'incremento della circolazione della liquidità in Europa ma sembra essere rimasto escluso il mercato dei mutui. I dettagli.
La Banca Centrale Europea proprio nel corso della scorsa settimana si è pronunciata sulle nuove misure che verranno prese in merito al settore del credito e a quello della politica monetaria dell’euro in generale al fine di sostenere l’economia europea e la crescita dell’inflazione. All’interno di questo pacchetto di nuove norme ci sono numerosi interventi straordinari per l’incremento della circolazione della liquidità in Europa ma sembra essere rimasto escluso il mercato dei mutui. Vediamo perché.
> Dalla Banca Centrale Europea nuove misure per rilanciare il credito
La BCE finanzierà a breve una nuova serie di prestiti agevolati, cioè a partire dal mese di settembre darà alle banche la possibilità di ottenere liquidità a basso costo in proporzione a quella già dispensata ad aprile 2014, con l’impegno di restituirla entro 4 anni. Al fine di evitare una nuova bolla immobiliare, però, i mutui, cioè i finanziamenti ipotecari sono stati esclusi da questo sistema di prestiti.
> La BCE porta i tassi di interesse al nuovo minimo storico dello 0,15%
La BCE quindi erogherà in un primo momento circa 400 miliardi di euro alle banche europee per la concessione di prestiti e successivamente darà il via ad operazioni di finanziamento ogni 3 mesi che si svolgeranno secondo un meccanismo incentivante per coloro che mettono in circolo liquidità e disincentivante per coloro che non lo fanno. Questi ultimi, infatti, vedranno ridotto il loro termine per la restituzione dei soldi ricevuti a soli due anni.
Da questo contesto di prestiti agevolati sono però stati esclusi i mutui immobiliari, cosa che fa prevedere che le banche non avranno interesse per la loro concessione.