Le nuove regole sul fallimento, diversamente da prima, prevedono che gli schemi di garanzia dei depositi siano effettivamente finanziati e non più soltanto sostenuti dall'impegno al finanziamento da parte delle banche.
Da poco il Parlamento Europeo di Bruxelles ha approvato le norme che regolano il meccanismo di risanamento e risoluzione degli istituti di credito e delle banche europee, andando a completare con il suo voto il processo di unificazione bancaria degli stati membri.
> Il Parlamento Europeo approva le norme sulla risoluzione delle banche
Ma da Strasburgo è arrivata anche qualche novità in merito alle tutele e alle garanzie a cui saranno in futuro soggetti i depositi bancari, ovvero principalmente i conti correnti e i conti deposito.
Nuove norme di garanzia da Bruxelles per i depositi bancari
Il Parlamento Europeo ha infatti decretato che in caso di fallimento di una banca o di un istituti di credito, devono essere in primo luogo gli azionisti e gli altri privati che partecipano dei profitti a subire le eventuali perdite. Tali regole, però, prevedono anche che il meccanismo non venga applicato ai depositi tutelati e anzi i depositanti potranno avere i rimborsi fino ad una cifra di 100 mila euro in maniera molto più rapida che in passato, se una banca dovesse fallire.
> Quali sono i rischi a cui è soggetto un conto deposito?
Le nuove regole sul fallimento, diversamente da prima, prevedono infatti che gli schemi di garanzia dei depositi siano effettivamente finanziati e non più soltanto sostenuti dall’impegno al finanziamento da parte delle banche.
Con questa risoluzione l’Europa ha approvato una specifica posizione del Consiglio, in quanto il pacchetto delle norme si trovava in una fase di seconda lettura da parte del Parlamento Europeo.
Alcune fonti ufficiali hanno così spiegato che, non essendo stato presentato alcun emendamento contrario, il testo delle norme sulla garanzia dei depositi bancari è stato approvato da un punto di vista formale.