Ecco quali sono i principali interventi richiesti e le norme a cui le compagnie di assicurazione e i siti di comparazione dovranno attenersi dal prossimo gennaio.
L’IVASS, l’Istituto per la vigilanza sulle società di assicurazione ha di recente compiuto una indagine sui comparatori online, ovvero i numerosi siti internet che offrono servizi di comparazione delle tariffe assicurative. I risultati di questa indagine hanno dato adito ad una serie di criticità che l’autorità stessa ha chiesto di risolvere.
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L’IVASS ha così indicato alle diverse società di comparazione la necessità di appianare le diverse criticità rilevate entro l termine del prossimo 31 gennaio 2015.
Ecco quali sono i principali interventi richiesti e le norme a cui le compagnie di assicurazione e i siti di comparazione dovranno attenersi.
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I siti di comparazione dovranno sempre:
- indicare in home page quali sono le società assicurative con cui sussistono accordi di partnership
- indicare quali sono le provvigioni che i comparatori ottengono in caso di conclusione di un contratto attraverso la comparazione
- indicare chiaramente quale è la quota di mercato comparata
- garantire che il numero delle imprese assicurative pubblicizzate sul sito sia effettivamente corrispondente con quelle comparate
- presentare al cliente dei risultati in cui siano presenti solo quelli effettivamente corrispondenti ai bisogni del cliente
- basare la comparazione non solo sul prezzo ma anche sulle caratteristiche chiave della polizza secondo uno standard omogeneo applicato a tutti i prodotti assicurativi
- evitare forme di abbinamento obbligatorio delle garanzie accessorie
- modificare la modalità di raccolta del consenso della privacy e delle altre liberatorie richeiste
- rivedere le pubblicità presentate in merito alla possibilità di inclusione sotto l’etichetta di pubblicità ingannevole.