La richiesta di un mutuo in questa torrida stagione estiva potrebbe essere più semplice di quanto sperimentato nel recente passato. A confermarlo è una ricerca elaborata dal Barometro di Crif, secondo cui – finalmente – nel corso del mese di luglio le domande di mutui da parte delle famiglie sarebbero aumentate (pur di soli 2 punti percentuali) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, ponendo così fine a un deterioramento lungo ben due anni e mezzo.
Nonostante questa lieve ripresa, non possiamo non notare come il ritardo accumulato rispetto agli scorsi anni (e soprattutto rispetto al periodo ante-crisi) rimanga particolarmente pesante, ed è molto difficile intuire se il mese di luglio possa essere considerato o meno come una gradita ripresa della variabile statistica.
A quanto sopra, aggiungiamo come le previsioni sulle domande di mutui per il futuro a breve termine siano ancora particolarmente negative, considerato che Bankitalia – in un suo recente sondaggio – abbia intuito come la maggior parte degli istituti di credito prevedano nuovi cali della domanda anche per il trimestre in corso.
Alla luce di quanto affermato, sembra quindi che il rimbalzo conseguito nel corso del mese di luglio sia una parentesi tecnica particolarmente gradita, ma abbastanza illusoria. È probabile che nel corso dei prossimi mesi possa verificarsi un’alternanza di incrementi e decrementi, all’interno di una forbice di stabilità che segnala l’avvenuto raggiungimento del “fondo” del baratro del mercato creditizio nazionale (vedi anche come risparmiare sulle rate dei mutui).
Per quanto attiene la serie storica più recente dell’andamento della domanda di mutui secondo i dati Crif, ricordiamo come il 2013 fosse partito in maniera estremamente negativa, con un passo indietro del 14 per cento rispetto al gennaio 2012. Il calo si è poi attenuato al 10% a febbraio e al 9% a marzo e aprile, per poi riprecipitare al – 12% a maggio e contenersi al – 6% a giugno. Quindi, l’inversione di tendenza di luglio, da confermarsi (o meno) in agosto.
Rimane quindi da comprendere quali saranno gli atteggiamenti delle banche per il prossimo mese di settembre 2013. Le offerte dettate dalla concorrenza di settore non dovrebbero mancare, ma è bene rinunciare al pensiero di poter metter mano su spread particolarmente accattivanti (specialmente a tasso fisso).