Piccole realtà crescono, o almeno provano a farlo. Certo, non deve essere semplice entrare in un mercato del prestito che esige l’esistenza di un capitale iniziale da mettere a disposizione, un po’ di pelo sullo stomaco da parte dell’imprenditore (il rischio di finire “gambe all’aria” esiste, nonostante esista anche una domanda di liquidità da parte dei consumatori apparentemente smisurata) e magari qualche scelta in un’ottica di risparmio, di taglio dei costi che però non vada ad inficiare la qualità della proposta. Del resto si sta parlando di soldi, quanti sarebbero quelli disposti ad affidarsi a qualcuno che già dalla prima immagine che offre di sé appare poco raccomandabile?
Piccole realtà crescono, dicevamo, e OfficetoOffice si segnala per essere una tra loro. La sede centrale è a Torino, il numero di telefono da contattare ha prefisso 06 dunque suona romano: verosimilmente una scelta per tagliare i costi, come si diceva sopra, anche perché farsi conoscere ha un prezzo, e la pubblicità sui quotidiani (così lo abbiamo scoperto noi) si paga cara. Ma se siamo disposti a passare sopra a questa ambiguità, potremo avere l’opportunità di ottenere un prestito personale, sia che siamo lavoratori dipendenti o pensionati fino a 90 anni, da un minimo di 2.500 fino al massimo di 50mila €uro.
Il tutto con una rateizzazione fino a 120 mesi, ovverosia dieci anni per pensare a rifondere l’aiuto offerto, con l’aggiunta della postilla “Ai migliori tassi di interesse in convenzione”. È altresì possibile consolidare i prestiti unificando tutti quelli che abbiamo magari chiesto in precedenza in un’unica rata. OfficetoOffice non si farà problemi in caso siate cattivi pagatori, protestati, necessitiate di firma singola o abbiate rate arretrate: ai professionisti del gruppo la vostra situazione non interessa per giudicarvi, quanto per costruire insieme a voi una risposta ai vostri problemi che sia credibile e reciprocamente soddisfacente.