Polizze sui mutui, le condizioni sono più chiare: la banca deve informare, spiegare e dare ogni informazione utile al suo cliente. Ci sono delle sanzioni.
Una recente sentenza del 23 aprile 2015 della Corte di Giustizia Europea ha stabilito i requisiti minimi delle polizze assicurative concluse dai clienti a garanzia di un prestito. Adesso anche le nostre banche sono chiamate ad una maggiore trasparenza.
Gli intermediari finanziari e le banche avranno maggiore obbligo di trasparenza riguardo le polizze assicurative aggiunte al contratto di mutuo o collegate al prestito. Quando si richiede un prestito la banca è autorizzata a chiedere una garanzia aggiuntiva al cliente ma rispettando delle regole.
La polizza serve a far fronte al rimborso del debito, tutelando entrambe le parti dal rischio di eventi negativi che possano precludere il pagamento delle rate del mutuo. Esistono due tipologie di polizze assicurative: obbligatorie e facoltative. Le prime sono le polizze “incendio e scoppio” e tutelano l’assicurato da eventi negativi che riguardano direttamente l’abitazione, garantendo le spese di ripristino dell’immobile danneggiato.
Le seconde possono essere richieste dall’intermediario quale presupposto di maggior tutela: tra le più diffuse ci sono le polizze “vita” che mettono al riparo entrambe le parti, banca e cliente, da sopraggiunte impossibilità di far fronte al finanziamento, saldando il debito residuo.
La Corte di Giustizia ha stabilito che le compagnie assicurative, le banche e le finanziarie devono: informare il cliente sulle condizioni della polizza, spiegare come avviene e quando avviene la sostituzione nel pagamento delle rate e poi devono fornire tutte le informazioni utili a consentire al cliente di sottoscrivere consapevolmente polizza e prestito, dando la possibilità al mutuatario di valutare le conseguenze economiche che scaturiscono dall’operazione che sta concludendo.
Sono previste delle sanzioni per le banche che non rispettano queste semplici regole.