Il rischio di perdere i capitali versati nei conti correnti delle proprie banche non è più così remoto come appariva poco tempo fa. L’esempio della Grecia e di altri Paesi in grave difficoltà hanno infatti contribuito a sollevare ulteriori perplessità circa l’opportunità di depositare i propri risparmi sul conto, anche valutata la soglia di rimborso del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, pari a 100 mila euro.
Ne è derivato che i risparmiatori si sono indirizzati verso la sottoscrizione di nuovi prodotti, come ad esempio le polizze vita, in grado di contribuire al migliore e rinnovato rasserenamento della clientela bancaria. Non è un caso che tali strumenti di natura finanziaria abbiano spinto le sottoscrizioni in incremento del 25 per cento, a maggio, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, prolungando in tal modo l’incremento – già di per sè molto positivo – riscontrato nel quarto mese dell’anno, quando le polizze crebbero del 22 per cento su base annua (tra i tanti focus realizzati per recensire i singoli prodotti di assicurazione sulla vita, vedi anche il nostro recente approfondimento sulla polizza vita di Lloyd Italico)
Un aumento davvero considerevole, soprattutto se si assume in considerazione che lo scorso anno la raccolta delle polizze vita era diminuita del 5,5 per cento, mentre nel 2011 era calata addirittura del 18 per cento. A fine anno l’Associazione nazionale delle imprese assicuratrici stima un incremento del 15 per cento per un controvalore di 60 miliardi di euro.
Non è certamente una coincidenza – sottolineava il Quotidiano.net – che gli incrementi di cui sopra “coincidono con la crisi di Cipro (marzo) e la sua traumatica soluzione (aprile). Fra aprile e maggio, poi, prima il presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem, poi il ministro delle Finanze tedesco Schaeuble hanno plaudito alla razzia dei fondi depositati nelle banche cipriote. Plauso che si è poi concretizzato nell’intesa raggiunta dall’Ecofin a fine giugno che estende la formula a tutta Europa”.