POS obbligatorio, sanzioni in arrivo per i trasgressori?

di Gianfilippo Verbani Commenta

La legge sul POS obbligatorio, nella sua formulazione originaria, non prevede sanzioni per coloro che non si adeguano alla norma, ma la situazione potrebbe presto cambiare.


 A partire dal 30 giugno scorso tutti i commercianti e i liberi professionisti sono tenuti a dotarsi di un POS, un dispositivo per l’accettazione dei pagamenti elettronici, ovvero quelli realizzati con carte di credito e bancomat, il quale deve essere utilizzato per tutti gli importi superiori a 30 euro qualora il cliente lo richieda. 

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L’obbligo di dotazione del POS è stato quindi esteso con l’ultimo decreto a tutte le attività di vendita di prodotti e di fornitura di servizi. La legge, tuttavia, nella sua formulazione originaria non prevede sanzioni per coloro che non si adeguano a questa norma, ovvero ai trasgressori che non si sono ancora dotati degli apparecchi.

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Ma le cose in questo senso potrebbero presto cambiare. Proprio nella Legge di Stabilità 2015 che sarà a breve pubblicata potrebbero trovare posto delle norme che impongono a tutti gli esercenti e i professionisti che non si mettono in regola il pagamento di determinate sanzioni.

In questo modo il governo potrebbe andare a completare la norma sui pagamenti e l’antiriciclaggio che ha avuto la sua promulgazione iniziale nel mese di gennaio 2014, quando è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.

Ci sono infatti delle precise disposizioni da rispettare non solo nell’utilizzo del POS ma anche nella sua installazione, che deve sempre prevedere un collegamento ad Internet. Dal Ministero dell’Economia fanno tuttavia sapere che si stanno studiando anche possibili misure di defiscalizzazione dello strumento, in modo da rendere meno onerosi i costi mensili e annuali del dispositivo.