Le possibili azioni della Banca Centrale Europea in vista del direttivo di Giugno 2014 – II

di Gianfilippo Verbani Commenta

In un secondo scenario l'istituto di Francoforte potrebbe dare forma ad un nuovo intervento di prestito a favore delle banche, come quello già dettato alla fine del 2011, questa volta però mirato ad un passaggio alle imprese del credito e no ad un acquisto di titoli di stato.


 In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che una delle possibili decisioni che la Banca Centrale Europea  – BCE – potrebbe prendere in occasione del prossimo consiglio direttivo che si terrà nel mese di giugno 2014, sarà una ulteriore riduzione dei tassi interesse, che passerebbero dall’attuale valore dello 0,25 per cento al futuro 0,10 per cento, qualora in questi periodi si verificasse un generale innalzamento dei tassi di interesse, e l’introduzione di un tasso negativo qui depositi.

Le possibili azioni della Banca Centrale Europea in vista del direttivo di Giugno 2014 – I

Ma questo non è l’unico scenario che si prospetta alla Banca Centrale Europea – BCE – chiamata a prendere le sue decisioni, che sarebbero diverse se le circostanze diventassero più negative. Nel caso invece che la morsa del credito diventasse più serrata e la BCE non riuscisse a comunicare alle banche sulla carta la politica accomodante, la ripresa dei prestiti a famiglie e imprese, l’ istituto di Francoforte in questo caso potrebbe dare forma ad un nuovo intervento di prestito a favore delle banche, come quello già dettato alla fine del 2011, questa volta però mirato ad un passaggio alle imprese e non ad un acquisto di titoli di stato.

Il costo del denaro resterà basso ancora a lungo per la Banca Centrale Europea

L’intervento della Banca centrale europea potrebbe però anche dare inizio ad un acquisto di titoli privati sul mercato. Si tratterebbe cioè di un quantitative easing in formato ridotto, perché i titoli che la BCE potrebbe comprare, le Abs, ammontano a circa 700 miliardi di euro.