Quando non sapete se la banca cui vi state affidando è una buona banca, indipendentemente dal nome che porta nell’intestazione o da esperienze passate vostre o di vostri conoscenti, un metodo utile nell’ottica della valutazione è sicuramente quello di affidarsi al rating di Moody’s; l’agenzia, infatti, pubblica periodicamente i propri report di valutazione basati su dati oggettivi e previsioni per il futuro dell’attività finanziaria del soggetto che sta andando ad analizzare, sia esso una banca, un rivenditore di prodotti e servizi finanziari o – addirittura – un intero Paese. La notizia del giorno è rappresentata dal fatto che, nella sua ultima rilevazione, Moody’s Investors Service ha confermato a Poste Italiane il rating Aa2 con prospettive stabili.
I “postini” gongolano: “è il medesimo livello assegnato anche alla Repubblica Italiana”, fotografia di una situazione stabile, forse non eccezionalmente positiva ma se non altro decisamente capace di rimanere in piedi nonostante le folate di vento portate sui mercati dalla crisi economica internazionale. C’è anche da aggiungere che il livello del rating è lo stesso dell’intera nazione perché riflette il supporto – elevato e pervasivo – dello Stato, ma dall’altra parte segnala anche la buona qualità del credito di Poste Italiane, “dovuta – dicono i postini – tra le altre cose ai contenuti rischi di business dei servizi finanziari offerti”.
Moody’s intende premiare, confermando il “voto” dato a Poste Italiane, la capacità dell’azienda di migliorare in continuazione l’efficienza del proprio business anche attraverso il lancio di servizi innovativi e la crescita di valore dei servizi finanziari, anche nonostante il declino del mercato postale ed i possibili effetti negativi (per le Poste, non certo a danno della clientela) della imminente liberalizzazione del mercato, prevista a partire dal prossimo primo di gennaio. “Esprimo soddisfazione di fronte alla notizia della conferma per la sesta volta del rating Aa2 con Outlook stabile per Poste Italiane da parte di Moody’s”, ha commentato l’Ad, Massimo Sarmi.
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