Non esiste da molto, specialmente in Italia (dove è approdato, per affermarsi ben presto, nel 2009). Eppure il social landing si sta diffondendo con una velocità impressionante, e promette di potersi trasformare ben presto nella nuova frontiera del prestito. La pratica funziona basandosi sulle dinamiche che abbiamo scoperto potersi innescare così efficacemente attraverso internet: c’è una piattaforma di condivisione, c’è un’offerta e c’è una domanda corrispondente, in questo caso di denaro da prestare; questi ultimi due soggetti si incontrano, come avviene per il file sharing, e il loro rapporto è ridotto al minimo, dato che c’è un istituto che si pone come intermediario. La realtà è in crescita esponenziale, come dimostrano i numeri di Prestiamoci.
Come leggiamo nell’ultimo comunicato stampa del gruppo, “I numeri suscitano reazioni diverse”. Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti, ma Prestiamoci li pone sul tavolo in modo da rendere più viva l’immagine: “Per alcuni sono geroglifici noiosi atti solamente a complicare l’esistenza, per altri rappresentano l’ordine supremo e sono portatori di un sentimento insindacabile di realtà”. La realtà, come sempre avviene, si colloca a metà del guado: non possono bastare i numeri per indicarci la buona riuscita di un progetto, ma non possiamo nemmeno esimerci dal tenerli in considerazione…
Restano, tirate le somme, i fatti. Fatti che in questo caso dicono di una crescita significativa, a soli 3 mesi dal lancio, per il progetto di Prestiamoci: 786 sono gli iscritti alla community, e di questi i richiedenti (un prestito) sono stati 184, a fronte di 57 individui ce si sono offerti di fare i prestatori. Sono già 10, poi, i progetti in corso di finanziamento, 11.500 le visite al sito più un numero di svariati amici attratti nella rete, anche solo per un contatto di conoscenza (e chissà che in futuro non possa sfociare in qualche forma di collaborazione…), attraverso i principali social network. A detta degli amici di Prestiamoci, “Questi numeri dimostrano che stiamo andando nella direzione giusta, felici di sentirci parte attiva di un’evoluzione che sta scardinando modelli obsoleti”. Prestiamoci: pensiamoci!
micaela 20 Gennaio 2010 il 14:55
ciao Moreno,
grazie per l’attenzione che hai dedicato al nostro progetto.
Siamo convinti che l’Italia possa – al pari dell’Europa – aprirsi finalmente a nuovi modelli di finanza sostenibile e coninueremo a lavorare duro affinchè il social lending si possa affermare come una soluzione reale ed efficace per le famiglie e la micro impresa anche nel nostro paese.
A presto,
Micaela – Prestiamoci