Nonostante gli sforzi della Banca Centrale Europea e quelli di Mario Draghi si può rilevare che non è avvenuto quell'atteso passaggio di liquidità dal mondo degli istituti di credito a quello produttivo.
Con la chiusura dell’anno arrivano anche i dati consuntivi riguardanti i prestiti alle imprese ottenuti dalle banche italiane. Anche il 2014 non è stato un anno positivo dal punto di vista del credito concesso ad aziende e imprenditori. Questi ultimi, infatti, si sono visti negare nel complesso circa 6 miliardi di finanziamenti rispetto all’anno precedente. Sono i dati desunti di recente dalla Cgia di Mestre che ha rilevato quindi il persistere di una situazione di credit crunch.
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Nonostante gli sforzi della Banca Centrale Europea e quelli di Mario Draghi si può rilevare che non è avvenuto quell’atteso passaggio di liquidità dal mondo degli istituti di credito a quello produttivo. Le banche hanno dovuto infatti far fronte a rinnovate esigenze di bilancio, mentre il mondo dell’imprenditoria italiana ha ridotto la sua domanda di credito.
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Gli impieghi di credito rivolti alle imprese italiane nel corso dell’ultimo anno sono cioè diminuiti dello 0,7 per cento e rispetto alla fine del 2011, anno in cui si fa tradizionalmente iniziare la contrazione del credito, la morsa ha portato via un totale di 96 miliardi di euro, pari al 9,4 per cento.
Nel mese di settembre e in quello di dicembre 2014, tuttavia, le banche europee hanno potuto accedere ad altre due forme di finanziamento, chiamate Tltro, che hanno permesso loro di accedere a 50 miliardi di euro. Queste erogazioni per il momento, tuttavia, non sono ancora state immesse in circolazione nell’economia reale, ma sono rimaste inespresse come le agevolazioni erogate in precedenza, nel 2011 e nel 2012.