Prestiti avvocati da parte della UE

di Daniele Pace Commenta


 Non solo le banche possono essere forte di credito per i liberi professionisti, ma anche l’Unione Europea, che può fare prestiti agli avvocati regolarmente iscritti, che abbiano bisogno di finanziamenti per qualsiasi esigenza. È uno specifico prestito destinato alla professione legale, così che gli avvocati possano avere le stesse opportunità delle aziende. Il prestito può essere sfruttato per diversi scopi, dalla ristrutturazione degli uffici fino all’avvio dello studio, o per coprire spese impreviste. In Italia, la Comunità Europea ha assegnato fondi per 44 miliardi di euro destinati proprio a questo specifico prestito, fino al 2020.
Per usufruire dei fondi, sono stati creati circa 60 programmi regionali (POR) e 14 nazionali (PAN). Sono le regioni ad occuparsi delle pratiche per accedere al prestito, con valutazioni sia sul progetto alla base del finanziamento, che i vari accertamenti sui requisiti minimi. Oltre a questi stanziamenti, gli studi legali possono sfruttare la loro partita Iva per accedere anche ad altri programmi di prestito, Horizon 2020 o SME Instrument. Si tratta di programmi specifici per i prestiti a confederazioni di studi legali, oppure anche a singole società costituite per operare nel settore dell’avvocatura. Per accedere a questi programmi è necessario consultare e contattare i responsabili incaricati nelle loro pagine web.