Nello scorso mese di marzo in Italia, per quel che riguarda i prestiti concessi dalle banche al settore privato, c’è stata una inversione di tendenza. A rilevarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo “Monthly Outlook” di aprile, sottolineando in particolare come, in base ai dati disponibili, per i prestiti bancari al settore privato ci sia stata a livello tendenziale una crescita del 2% circa. Il dato dell’ABI conferma di conseguenza come la situazione per quel che riguarda l’accesso al credito e la propensione delle banche a concedere i prestiti sia decisamente migliorata rispetto ai tempi bui della crisi. L’Associazione Bancaria Italiana ha altresì fornito il dato relativo allo stock complessivo di finanziamenti bancari al settore privato alla fine dello scorso mese di marzo; ebbene, l’ammontare era pari a 1.543 miliardi di euro, corrispondente, rispetto a marzo 2009, ad un flusso complessivo di nuovi prestiti per ben 28,5 miliardi di euro. Restringendo il campo alle sole famiglie e società finanziarie, i dati dell’ABI indicano un ammontare pari a 1.351,5 miliardi di euro con un incremento del 3,3% rispetto a marzo 2009.
Interessante è il dato fornito dall’ABI per quel che riguarda i valori disaggregati in funzione della durata dei prestiti; alla fine dello scorso mese di marzo, infatti, per i prestiti a breve termine, ovverosia con durate inferiori ad un anno, c’è stato un calo mensile del 6,3% rispetto al febbraio scorso, ma un incremento del 5,2% rispetto al mese di marzo del 2009.
Tutte positive sono invece le variazioni sul segmento di prestiti a medio ed a lungo termine, ovverosia con durate di rimborso non inferiori ai dodici mesi; ebbene, in questo caso la crescita a marzo è stata del 3,7% rispetto a febbraio 2010, e del 2,5% rispetto a marzo del 2009. Pollice verso, di contro, per quel che riguarda i finanziamenti alle imprese non finanziarie; al riguardo, infatti, l’ABI ha reso noto che in Italia, a febbraio 2010, i finanziamenti sono scesi del 3,1% rispetto al mese precedente, ma sono comunque saliti del 5,1% rispetto al febbraio 2009.