Prestiti in calo – dati Crif giugno 2013

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Crif ha appena pubblicato la propria ultima edizione del Barometro, aggiornata con i dati statistici a giugno 2013. Da tale report emerge che se per la domanda di mutui la contrazione non rappresenta certamente una novità, per le richieste dei prestiti si tratta di una vera e propria inversione di tendenza. Per entrambe le forme di credito, si registra il dato peggiore da almeno 10 anni a questa parte.

Secondo quanto elaborato dal Crif, infatti, il numero di domande di mutui nel mese di giugno 2013 si è confermato nuovamente in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un decremento di 6 punti percentuali. In tale comparto tuttavia la notizia positiva è rappresentata dal rallentamento della cifra di contrazione, pari alla metà di quanto rilevato nel mese di maggio 2013: un freno che fa ben sperare gli osservatori di mercato, i quali si domandano – con insistenza – se il peggio non sia finalmente arrivato.

Discorso inverso per la domanda di prestiti personali da parte delle famiglie italiane, che presenta un deciso segno negativo per il quarto mese consecutivo. In questo caso il passo indietro è nella misura di 4 punti percentuali, che fanno seguito ai 6 punti percentuali persi a maggio 2013, ai 3 di aprile 2013 e ai 5 di marzo 2013. Prima dell’inizio dell’ultima primavera, il comparto aveva invece garnatito un’alternanza ritmica di incrementi e decrementi: uno scenario che sembra ora esser stato abbandonato, per abbracciare una pericolosa spirale di flessione (non tutti i comparti, ad ogni modo, sembrano andare male: vedi anche prestiti salute in forte crescita).

Nel corso dei primi sei mesi del 2013, la domanda di prestiti personali ha fatto riscontrare un calo di 3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2012, contro una flessione minima (- 0,2 punti percentuali) dei prestiti finalizzati. L’andamento dei prestiti finalizzati risulta essere, in merito, particolarmente significativa per poter denotare quale sia la sostanza del trend dei consumi durevoli, come auto e moto.