Molto spesso capita di aver bisogno di un prestito a seguito di spese impreviste o acquisti urgenti, ed altrettanto spesso è difficile ottenere i soldi che servono rivolgendosi ad una banca o ad una società finanziaria autorizzata alla concessione del credito alle famiglie. I tempi burocratici non sempre, infatti, sono brevi così come vengono pubblicizzati in televisione, con la conseguenza che tra richieste di documenti e tempi di attesa per l’accettazione della pratica possono passare anche tre/quattro settimane. Ma la cosa peggiore è quando, dopo una lunga trafila, la banca o la società finanziaria ci comunica che la richiesta di prestito non è stata accettata. Di recente, tra l’altro, il livello di finanziamenti alle famiglie rispetto alle pratiche presentate è calato sensibilmente: molte società del settore, infatti, seguono delle disposizioni interne, “ufficiose”, che permettono ad esempio, di concedere credito solo ai lavoratori dipendenti, oppure agli autonomi con reddito elevato rispetto ai proclami di concessione di credito anche a chi magari è senza busta paga o è un lavoratore con contratto a progetto.
Per questo, negli ultimi dodici mesi, in Italia sono spuntate letteralmente come funghi numerose società che non erogano prestiti, ma che fungono da intermediari tra il cliente che richiede il prestito e le società finanziarie e banche convenzionate. In questo modo, la società che funge da intermediario è in grado, anche in base alla propria esperienza, di “dirottare” la richiesta di prestito verso quella banca o società finanziaria che accetta certe tipologie di richieste di prestito a ben specificate categorie di lavoratori.
Spesso capita ad esempio che ci siano società finanziarie che erogano prestiti solamente a soggetti che sono titolari di una linea telefonica fissa a loro intestata; con la conseguenza che se a casa si usano per comunicare solamente i telefoni cellulari si rischia di essere clamorosamente estromessi dal circuito del credito! Il consiglio, per chi si rivolge agli intermediari per richiedere un prestito, è comunque quello di farsi elencare tutte le società finanziarie e banche convenzionate.
L’atteggiamento poco corretto di alcune società del comparto è infatti quella di “dirottare” il cliente verso richieste di prestito che magari all’intermediario rendono di più, ma al mutuatario costano di più in termini di spesa per interessi. Occorre quindi sempre e comunque tenere gli occhi ben aperti e non accettare passivamente le proposte offerte dall’intermediario specie se i tassi sono molto elevati, oppure se impongono come obbligatoria la stipula di una copertura assicurativa sul prestito che magari nella realtà obbligatoria non lo è per niente.