Prestito agevolato per i nuovi nati

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Dopo una lunga attesa l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ed il Governo hanno siglato l’accordo per far diventare pienamente operativo il “Fondo per i nuovi nati“, uno strumento finalizzato ad aiutare le famiglie con nuovi nati o figli adottati nell’anno in corso attraverso l’erogazione di prestiti a tasso agevolato. L’accordo, tra Corrado Faissola, Presidente dell’ABI, e Carlo Giovanardi, sottosegretario con delega alle politiche per la famiglia, è stato siglato in data odierna, e prevede il conferimento nel Fondo di uno stanziamento pari a 25 milioni di euro a copertura delle eventuali insolvenze nella misura del 75% a carico proprio del Fondo per le politiche della famiglia.

Le banche potranno così erogare prestiti per un ammontare fino a cinquemila euro, e scadenza fino a cinque anni, per sostenere le famiglie nelle spese legate proprio alla nascita dei figli ed alla loro assistenza. Inoltre, per i nuovi nati affetti dalle malattie rare, un finanziamento di ulteriori dieci milioni di euro permetterà di ottenere il prestito a condizioni ancor più agevolate grazie all’erogazione di contributi in conto interessi. La misura del prestito a condizioni agevolate sarà attiva non solo quest’anno, ma anche nel 2010 e nel 2011.

Adesso gli istituti di credito dovranno aderire singolarmente all’iniziativa visto che la loro adesione al protocollo di intesa rimane comunque facoltativa. Considerando il fatto che per le banche trattasi di un’operazione praticamente a rischio zero in virtù della presenza del Fondo di garanzia, è lecito attendersi un’adesione ampia da parte degli istituti di credito a quello che è stato definito come il “prestito bebè“. La banca, aderendo all’iniziativa, manterrà comunque la facoltà di accettare o meno le richieste di prestito a seguito delle normali procedure di valutazione; per il triennio 2009-2011, salvo eventuali aumenti della dotazione, il Fondo dovrebbe avere risorse comprese tra gli 80 ed i 90 milioni di euro. Il “prestito bebè“, a conti fatti, sostituisce il “bonus bebè“, istituito negli anni scorsi, che prevedeva in quel caso un contributo una tantum di mille euro.