L’accesso al credito attraverso cessione del quinto della pensione è di norma più semplice rispetto ad altre forme di finanziamento.
Il prestito con cessione del quinto continua a configurarsi come uno strumento importantissimo e molto diffuso. Non a caso, l’Inps ha comunicato i nuovi termini entro i quali questo servizio continuerà ad essere offerto dalle banche in convenzione con l’ente.
In particolare, mediante il messaggio n° 1799 datato 22 aprile 2016 la direzione generale dell’Inps comunica alcune variazioni apportate alla disciplina dei prestiti dietro cessione del quinto, valide a partire dal 1° maggio di quest’anno e fino al 31 dicembre 2017 per tutti i nuovi istituti di credito aderenti. Per quanto concerne le convenzioni già sottoscritte con banche e intermediari finanziari è stata data al contempo facoltà di rinnovo.
Una delle principali novità introdotte è relativa agli oneri dovuti per il servizio, nella fattispecie banche e intermediari convenzionati sono tenuti dal primo maggio a rimborsare 1 euro e 61 per ogni singola rata di ogni contratto di cessione, iva esente, mentre gli istituti non convenzionati e che operano in regime di accreditamento presso l’INPS verseranno 87,26 euro l’anno, ossia 7,27 euro a rata, iva esente. Per quanto riguarda invece il TAEG applicato a questa tipologia di finanziamento, per il trimestre che va dal primo aprile al 30 giugno 2016 i tassi soglia di riferimento della Banca d’Italia sono rinnovati secondo lo schema di seguito riportato.
Fino a 59 anni di età del pensionato, calcolata a fine piano di rimborso:
- 9,06% per prestiti fino a 5.000 euro
- 8,58% oltre i 5.000 euro.
Tra i 60 e i 69 anni di età del pensionato a fine piano:
- 10,66% per prestiti fino a 5.000 euro
- 10,18% oltre i 5.000 euro
Tra i 70 e i 79 anni di età del pensionato a fine piano:
- 13,26% fino a 5.000 euro
- 12,78% oltre i 5.000 euro.
L’accesso al credito attraverso cessione del quinto della pensione è di norma più semplice rispetto ad altre forme di finanziamento.