L’Italia cerca faticosamente di avviare la riqualificazione ambientale ed energetica con le rinnovabili, che però hanno subito un piccolo stop l’anno scorso. Molte le cause, da quelle economiche, a quelle logistiche. Per i condomini è difficile riuscire a mettere impianti che uniscano tutti, ma comunque la casa è ancora il primo posto dove mettere l’impianto. Rappresenta infatti il 79% di tutti gli impianti. L’anno scorso i nuovi impianti sono stati il 3% in meno. In futuro però le nuove tecnologie miglioreranno efficienza e prestazioni con i nuovi sistemi di accumulo e le batterie economiche per la casa.
Anche se le case monofamigiari sono 6 milioni, solo il 10% ha istallato un impianto. Quindi si può ancora fare molto, ad esempio con il social lending che permette di finanziare fondi per concedere crediti a chi ha posto per i nuovi impianti ma non i fondi. Negli Stati Uniti questo tipo di credito è riuscito a finanziare l’80 per cento dei nuovi impianti, ma nel Vecchio Continente questa percentuale si riduce sensibilmente sotto la soglia del 4%. Ora il gruppo Evolvere che ha istallato più impianti di tutti in Italia ha siglato un patto con la piattaforma di social lending Prestiamoci, per far decollare il fotovoltaico anche in Italia.
Il fotovoltaico conviene e l’investimento si ammortizza in sei anni. Per impianti di 3kwh si spendono 8mila euro e il 60% di energia prodotta si vende in rete perché in eccesso sui consumi domestici. Se si includono gli sgravi fiscali, questo investimento porterà ricavi a lungo termine.