Il 2011 sta per giungere a conclusione, portando dietro di se una scia di difficoltà, e ponendo le basi per una realizzazione di un nuovo anno – il 2012 – tutt’altro che semplice. Cerchiamo, all’interno di questo scenario non certo confortante, di comprendere in che modo potranno procedere i tassi di interesse applicati alle operazioni di mutuo immobiliare in corso di erogazione, e quelle già erogate in caso di applicazione di un tasso variabile.
La previsione tassi mutui 2012 non potrà che dipendere, in prima battuta, dall’andamento della crisi del debito del vecchio Continente. È infatti molto probabile che, in caso di peggioramento ulteriore delle criticità internazionali, possano essere assunte strategie di politica monetaria volte a ridurre nuovamente il costo del denaro all’interno del mercato bancario, andando a tagliare i principali riferimenti bancari.
La Banca Centrale Europea ha già lasciato intendere che è pronta a flettere ancora il tasso ufficiale di riferimento per le operazioni di rifinanziamento: qualora lo dovesse veramente fare, il costo dei mutui potrebbe teoricamente scendere ancora, comprendendo in tale previsione anche le nuove erogazioni con tassi parametrati all’Euribor, o predeterminati sulla base dell’IRS di durata rilevato nel giorno della stipula.
Tuttavia, il tasso di interesse – come noto – non è costituito solamente dal parametro di riferimento (che in ogni caso dovrebbe confermarsi su bassi livelli anche per l’intero 2012). Il secondo elemento è rappresentato dallo spread, la maggiorazione che gli istituti di credito percepiscono come remunerazione dell’operazione).
Da questo punto di vista, riteniamo altamente probabile che il livello degli spread possa mantenersi molto elevato, poiché le banche – nonostante gli sforzi della BCE – continueranno a reperire con grande difficoltà la liquidità necessaria per garantire continuità agli impieghi, e andando di fatto a eliminare totalmente il benefit determinato dalle convenienti soglie di Euribor, tasso BCE e IRS.