Primo semestre 2015: in crescita i prestiti alle famiglie. Il trend che configura la ripresa espresso anche dal presidente dell'ABI.
La domanda di prestiti delle famiglie italiane nel primo semestre 2015 è cresciuta molto e a dirlo sono le cifre dell’Eurisc, che ha raccolto i dati di più di 77 milioni di posizioni creditizie. L’incremento della domanda di prestiti è stata dell’8,4% rispetto allo stesso periodo del 2014.
In base a cosa è cresciuto il numero di prestiti richiesti dalle famiglie? Soprattutto grazie alla spinta dei prestiti finalizzati. Dopo una lunga fase di debolezza sembra dunque che si stia cambiando verso. A dirlo è anche il presidente dell’ABI Antonio Patuelli che spiega come per raccogliere i frutti bisognerà ancora attendere il periodo giusto.
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A giugno c’è stato una crescita della richiesta di prestiti da parte delle famiglie, pari a +4,7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. La domanda relativa al primo semestre del 2015 si è attestata sul +8,4%, anche se non si è tornati ai livelli pre crisi.
La buona performance complessiva è stata prodotta dall’andamento dei prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi cresciuti dell’11,4% rispetto al corrispondente mese del 2014. Mentre le richieste di prestiti personali, prodotto che per la sua specificità prevede mediamente importi più elevati e durate più lunghe, hanno invece fatto registrare un incremento più contenuto, pari a +5%.
La ritrovata propensione delle famiglie italiane verso il credito ha trovato riscontro anche nell’andamento dell’importo medio richiesto, salito in media fino a 7.948 euro. Rispetto alla durata dei prestiti si segnala la crescita di quelli fino a 12 mesi che sono i preferiti degli italiani e rappresentano il 22 per cento del totale. Al secondo posto la classe di durata superiore a 5 anni con il 21,2% dei casi. La preferenza dell’uno o dell’altro piano d’ammortamento dipende dalla finalità del prestito. In generale per piccoli importi si tende a privilegiare la restituzione veloce, mentre per i finanziamenti più impegnativi si cercano soluzioni per le quali il peso della rata mensile incida il meno possibile sul reddito familiare anche se poi si protrae nel tempo.