L’andamento dei tassi di interesse di mercato è in grado di influenzare sensibilmente il livello dei tassi di tutte quelle operazioni che prevedono l’adeguamento periodico del costo di finanziamento, che di solito è legato ai tassi interbancari più importanti come l’Euribor (per il mercato europeo) e l’Usd Libor (per il mercato americano). Rientrano in questa categoria i finanziamenti concessi dalle banche e le società finanziarie, i mutui per l’acquisto della casa, i tassi sui conti correnti e sui conti deposito e così via.
Così si guarda con grande interesse alle mosse delle banche centrali, che ogni mese decidono il livello del costo del denaro nella propria area economica. Quando i tassi di interesse vengono alzati, per le banche è più costoso prendere in prestito denaro dalle banche centrali per cui la maggiore spesa in interessi potrebbe essere “scaricata” sul risparmiatore. Se i tassi vengono abbassati, le banche commerciali trovano molto conveniente prendere denaro in prestito dalle banche centrali e favoriscono l’aumento della liquidità nel sistema.
Quando i tassi ufficiali sono bassi, o addirittura vicini allo zero, le banche dispongono più facilmente di liquidità a basso costo grazie alle operazioni di mercato aperto. Gli istituti di credito, salvo attività promozionali e di marketing, troveranno più conveniente diminuire i tassi sui depositi. Gli interessi attivi per il depositante scenderanno. Se, invece, la politica monetaria della banca centrale di riferimento è restrittiva, con aumento dei tassi di interesse, le banche dovrebbe trovare più conveniente aumentare i tassi sui conti deposito per incrementare la raccolta e per esigenze di liquidità.
Le variazioni dei tassi influenzano molto anche il mercato dei mutui. Il costo del denaro fissato dalla BCE ha un impatto immediato sui mutui variabili indicizzati al tasso BCE, che però non sono molto diffusi in Italia. Il taglio dei tassi comporta una riduzione della rata del mutuo legato all’andamento del costo del denaro nell’eurozona. Sui mutui indicizzati all’Euribor, tra l’altro molto diffusi, l’impatto non è immediato. Teoricamente se la BCE taglia il costo del denaro, anche i tassi interbancari dovrebbero diminuire. Tuttavia, se si è al cospetto di una crisi di fiducia nel settore finanziario, i tassi Euribor potrebbero restare elevati con effetti negativi per i mutuatari.