Il codice civile precisa i casi in cui gli interessi anatocistici, di cui si sente ogni tanto parlare nel mondo bancario, sono leciti e dunque possono essere calcolati.
Come abbiamo visto anche in un post pubblicato in precedenza, a partire dal 1 gennaio 2015 il calcolo di interessi di tipo anatocistico su prodotti bancari e finanziari è diventato illegale nella maggior parte delle situazioni in cui viene a trovarsi il cliente nei confronti di una banca o di un istituto di credito. Ancora oggi, però, e nonostante il cambio della normativa, vi sono delle piccole eccezioni alla regola, che potrebbero far risultare gli interessi anatocistici come richiesti legalmente.
> Gli interessi anatocistici sono calcolati anche sui fidi bancari
Ecco quindi alcune informazioni in merito. Il codice civile precisa i casi in cui gli interessi anatocistici, di cui si sente ogni tanto parlare nel mondo bancario sono leciti e dunque possono essere calcolati e quelli in cui non sono da considerare leciti e non devono essere calcolati. Il codice afferma infatti che
in mancanza di usi contrari, gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza, e sempre che si tratti di interessi dovuti almeno per sei mesi.
> Anatocismo bancario – Ecco da dove ha avuto origine la norma
In sostanza quindi per essere considerato lecito, l’ anatocismo deve essere considerato usanza pacificamente accettata dal cliente e dalle banche, perché in questo caso si parla di uso normativo. Di recente, tuttavia, la Cassazione è tornata sulla norma e ha precisato che non è legale la richiesta di tali interessi non è considerabile un uso accettato ma un uso vessatorio nei confronti dei clienti.