RC auto, il cartaceo serve ancora

di Gianfilippo Verbani Commenta


Se un automobilista ha problemi con le forze dell’ordine deve consegnare la documentazione cartacea relativa all’assicurazione per cui tutto quello che si dice sulla dematerializzazione dei documenti non è poi così vero. 

Dalla fine del 2015 i documenti cartacei relativi all’assicurazione sono divenuti non più obbligatori tuttavia l’automobilista deve fornire la documentazione non in formato digitale se ha problemi con le forze dell’ordine. Immaginate di essere sottoposti ad un controllo stradale. In quel caso occorre avere una copia cartacea del certificato di assicurazione da mostrare. Lo spiega il Codice della Strada all’articolo 180 dicendo che gli accertatori devono essere in grado di verificare immediatamente la validità della polizza.

E allora a cosa è servito tutto il gioco sul contrassegno elettronico? Forse per evitare delle lungaggini burocratiche o per una questione ecologica. Tuttavia bisogna aggiungere alla normativa anche una circolare del ministero dell’interno in cui si dice che il certificato da esibire non deve essere per forza l’originale ma siccome l’obiettivo è di dimostrare di essere assicurati, si può esibire anche una fotocopia o il file in digitale ricevuto sullo smartphone.

Avere il cartaceo in realtà aiuta anche ad evitare complicazioni. Infatti le banche date online potrebbero non essere aggiornate in tempo reale e quindi dare informazioni non corrette agli agenti tenuti a verificare la validità della polizza. Una cosa è certa: in Italia ci sono ancora tanti automobilisti non assicurati. Scrive infatti Il Segugio:

Le ultime rilevazioni dell’ACI, Automobile Club Italia, dicono che in Italia sono 4 milioni i veicoli senza assicurazione (di cui quasi 3 milioni sono autovetture), con un mancato incasso per le agenzie assicurative di 2 miliardi di euro. Si stima che al Sud le vetture che ne sono sprovviste sono oltre una su dieci, il 13,5%, e l’incidenza sale anche al Centro, oltre l’8,5%, e al Nord, 6,2%.