Il Corriere della Sera, nelle sue pagine meneghine, poco prima di Natale ha lanciato un j’accuse: “RC Auto più cara per gli immigrati”. Non so se facesse finta di scandalizzarsi o fosse intimamente costernato, resta il fatto che l’estrema sintesi della vicenda di un trasportatore tunisino in Italia da 17 anni che ha chiesto una polizza RC Auto per il proprio autocarro sbagliando ad inserire il campo “nazionalità” nei dati della compilazione online Genialloyd, ed ha così scoperto una differenza di 170 euro tra il caso di un richiedente italiano e di uno tunisino, è stato occasione per un lungo resoconto denso di atti processuali e commenti al vetriolo. Per una situazione che, scusate se preferisco mantenermi fuori dal coro, è assolutamente normale.
Nel senso che, pur dispiaciuto per il sovrapprezzo che sarà tenuto a pagare tale C.M., non ci vedo niente di strano nel pensiero che una compagnia si possa tutelare e prenda come spunto anche la provenienza geografica del contraente del contratto: si fa anche con l’età degli assicurati, perché ad esempio sappiamo bene che -specie prima del Decreto Bersani– quando ci si intesta per la prima volta una autovettura si comincia la scalata partendo da una classe di merito molto bassa, sempre più bassa quanto inferiore è l’età dell’automobilista. Indipendentemente dalla nazionalità.
Questo perché l’età ed una -in molti casi solo supposta- imprudenza giovanile portano il premio a salire, in quanto anche il rischio di incidenti a carico di questa categoria è considerato più elevato. Se invece lo si fa ai danni di un tunisino, ecco suonare alte le sirene del lamento anti-razzista, ultimo retaggio di un passato che in Italia è stato forse più mitizzato che reale. Mi sembra piuttosto che a forza di vedere il dito non si guardi alla Luna del vero problema: rendere il sistema del rimborso da sinistri più trasparente, in modo che i premi possano tornare a livelli di decenza.
francesco 28 Gennaio 2011 il 09:55
ciao,
non è affatto vero che la classe viene assegnata in base all’età! forse intendeva dire che esistono dei coefficienti di calcolo più elevati per i giovani.
e, si, lavoro in una compagnia di assicurazioni e confermo che sono razzisti!