Il reddito di cittadinanza quasi come il part-time. Scontro sui vantaggi

di Daniele Pace Commenta


 Il reddito di cittadinanza continua a far discutere gli analisti pro e contro, sui vantaggi ma anche sui costi. In realtà il reddito di cittadinanza è un problema tutto italiano, visto che all’estero esiste in tutti i paesi. Si tratta di un assegno di disoccupazione, sulla stessa linea adottata da tante nazioni.

Ma solo in Italia fa discutere il tema se fornire un assegno ai disoccupati.

La situazione

Per il reddito di cittadinanza si parla di un fondo di 6,7 miliardi che si aggiunge agli altri 9 miliardi già destinati all’operazione. I disoccupati con requisiti, percepiranno 780 euro al mese, nel caso di persone non sposate e senza una casa. In pratica, calcolano gli analisti, che sarà come avere un part-time pagato al 60%. Nulla di eccezionale, visto che si tratta della media europea, bene o male.

Chiaramente, chi percepirà il reddito, dovrà anche dimostrare di cercare lavoro. Il problema è casomai un altro. L’economia italiana non ha attualmente la possibilità di fornire lavoro per un numero elevato di persone, e nemmeno le strutture per la ricerca. È quindi probabile che quei disoccupati che percepiranno il reddito, non avranno la possibilità di cercare di uscire dalla disoccupazione.

Chiaramente, come ha fatto sapere il sottosegretario al Mef, Laura Castelli, chi avrà figli a carico, potrà percepire fino a 1.170 euro, nel caso di cinque figli, e con determinati requisiti.