Buone notizie per i giovani professionisti che in Toscana vogliono aprire uno studio professionale. La commissione Attività produttive della Regione, con una votazione favorevole a maggioranza, ha infatti dato il via libera al regolamento per un fondo di rotazione finalizzato ad agevolare i giovani professionisti che esercitano l’attività nella Regione Toscana, e che intendono sostenere spese per l’acquisto di beni strumentali legati all’attività stessa. L’approvazione del regolamento per il fondo di rotazione, con una dotazione di un milione di euro, rientra nell’ambito della Legge regionale che in Toscana punta a sostenere sia l’innovazione, sia l’attività intellettuale dei giovani professionisti. Il fondo di rotazione permetterà ai giovani professionisti, nello specifico, di usufruire di garanzie gratuite sui prestiti, con un massimale fino al 60%, e per importi compresi tra i tremila ed i novemila euro, per le spese informatiche o, ad esempio, per quelle relative alle spese di impianto per l’apertura di nuovi studi professionali.
La garanzia del 60%, inoltre, può anche salire fino all’80% se a richiedere i prestiti saranno le giovani professioniste oppure i professionisti che intendono aprire uno studio associato; l’ammontare massimo di erogazione del prestito dipende dall’età del giovane professionista: per i professionisti sotto i 30 anni, infatti, il prestito erogabile è di massimi tremila euro, mentre per quelli fino a quaranta anni l’ammontare può arrivare fino a novemila euro.
Ai prestiti con finalità di acquisto di beni strumentali o di avvio attività, tra l’altro, possono accedere non solo i giovani professionisti iscritti agli albi, ma anche tutti i giovani che esercitano nella Regione Toscana attività intellettuali in capo a fondazioni e/o associazioni. Con tale provvedimento, la Regione Toscana, anche in virtù dell’effetto moltiplicatore delle garanzie collegate al fondo rotativo, punta a finanziare fino a 1.500 progetti a favore dei giovani intellettuali della Regione.
Commenti (1)
I commenti sono disabilitati.