Nell’articolo precedente abbiamo accennato alla rinegoziazione del mutuo come ad una formula da adottare per evitare il pignoramento nel caso non riusciste a pagare le rate. Ma questo non è il solo caso in cui utilizzare questa formula. Soprattutto negli ultimi tempi, la rinegoziazione del mutuo è molto frequente, grazie agli attuali tassi molto bassi, applicati ai prestiti. La rinegoziazione permette dunque di risparmiare molto sulle rate.
I tassi attuali
L’Abi (Associazione bancaria italiana) ha confermato che nel 2007, il tasso medio su questi finanziamenti era al 5,72%, ma oggi, con l’attuale tasso praticato, siamo ai minimi storici di sempre, ovvero all’1,85%. Se infatti prima un finanziamento di 150mila euro sarebbe costato altrettanto in interessi, oggi, lo stesso finanziamento costerebbe meno di 50mila euro.
Per questo, chi ha un vecchio mutuo a tassi importanti, può rinegoziarlo per ottenere interessi notevolmente più bassi. È però oramai un caso limite, visto che in questi anni molti hanno già rinegoziato il mutuo, e di vecchi ne sono rimasti ben pochi.
Inoltre, la rinegoziazione ha senso solo se state ancora pagando la quota interessi, e non il capitale, nel cosiddetto sistema francese.
La rinegoziazione può essere avviata solo con la banca che ha acceso il mutuo, e consente non solo di rivedere gli interessi, ma anche solo il numero delle rate. Controllate il vostro contratto se vi sono delle scadenze fisse per effettuare questa operazione.