I profitti della banca hanno avuto un grande balzo in avanti, essendo cresciuti del 58,8 per cento, per un totale di 712 milioni di euro nel primo trimestre del 2014, risultati che confermano la validità della strategia adottata.
Nel primo trimestre del 2014 arrivano i primi segnali di ripresa per il gruppo UniCredit e in particolare arrivano buoni risultati proprio dai conti dell’istituto di credito italiano. I profitti della banca, infatti, hanno avuto un grande balzo in avanti, essendo cresciuti del 58,8 per cento, per un totale di 712 milioni di euro nel primo trimestre del 2014, risultati che confermano la validità della strategia adottata. Più vicino quindi diventa anche l’obiettivo di utile netto che la banca si è posta per il 2014, fissato intorno ai 2 miliardi di euro.
> La BCE presenta i parametri di valutazione delle banche
Nell’ultimo trimestre 2013, invece, la perdita netta è stata pari a 15 miliardi di euro, un risultato che è conseguente anche alla pulizia di bilancio decisa dal gruppo un anno fa L’utile netto era pari al 550 milioni di euro e anche superiore al consenso di mercato. Nel primo trimestre del 2014, inoltre, per la sola core bank, la performing del gruppo è stata pari ad 1 miliardo di euro, con ricavi in tenuta e costi in calo.
> Diminuiscono le filiali e gli sportelli delle banche
Oltre a questi risultati, poi, sono stati due gli andamenti positivi da segnalare. Da una parte infatti migliora la qualità del credito erogato, a partire dalla crisi del 2008, con un calo dei crediti deteriorati lordi pari all’1,3 per cento, per un totale di 1,1 miliardi di euro e un tasso di copertura pari al 52,4 per cento, uno dei più alti in Italia tra le banche del paese e anche tra quelle europee. Da parte di Unicredit infatti ci sono state tante nuove erogazioni di credito ad imprese e famiglie per un totale di 2,7 miliardi di euro, con un incremento del 14,3 per cento nel trimestre e un incremento del 63,2 per cento nell’anno. Anche le concessioni di mutui sono in ripresa, con un aumento dei nuovi mutui pari al 31 per cento nel trimestre e del 153 per cento su base annua.