Arriva la rivalutazione delle pensioni per il 2018, che dovrebbe essere attiva da questo mese. Si parla di un aumento del 1,1%. Una buona notizia per i pensionati, dopo che hanno dovuto subire il blocco delle rivalutazioni per due anni. Il 3 gennaio, ieri, è scattata l’indicizzazione, con la rivalutazione rispetto all’inflazione dell’anno appena passato. Nulla di eccezionale, visto che l’inflazione è stata molto fiacca, anche se i pensionati lamentano un aumento molto più consistente sui generi di prima necessità. Intanto, l’Ape social inizia ad includere più lavoratori, dopo le lamentele per le forti restrizioni. Adesso è stata allargata a 15 categorie, quattro in più rispetto all’anno scorso, con l’inclusione anche per i disoccupati e chi ha parenti disabili da assistere. Per le mamme con figli, il tutto dipende dal numero della prole. Un anno di anticipo per ogni figlio, e tetto 2 anni. Insomma, dopo ben 7 mesi di ritardo, l’Ape volontaria riesce a partire. Scatta infine l’allineamento dell’età pensionabile tra i due sessi, che ora è per entrambi di 66 anni e 7 mesi, e passerà a 67 anni nel 2019. Uno scatto di un anno per le donne lavoratrici del settore privato, visto che prima avevano un’età pensionabile di 65 anni e 7 mesi. Le lavoratrici autonome invece hanno subito uno scatto di salita di circa sei mesi, rispetto ai 66 anni e un mese di prima.
Rivalutazione pensioni del 1,1% nel 2018
di 4 Gennaio 2018Commenta