La banca centrale russa ha preso una decisione che forse in pochi si attendevano in maniera così repentina. Infatti, ha scelto di effettuare un taglio ai tassi di interesse di qualcosa come 300 punti, riducendoli all’11% nel corso di una riunione di politica monetaria straordinaria.
Si tratta della terza volta di fila che viene adottato un taglio dei tassi, in base alle indicazioni della governatrice Elvira Nabiullina. L’obiettivo è quello di supportare la valuta russa, dal momento che, subito dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, si scelse di raddoppiare il costo del denaro in un’unica sessione di emergenza, riducendolo al 20% rispetto al 9.5% precedente.
Un forte taglio dei tassi che non era affatto messo in conto e che ha portato come primo effetto un calo del rublo. D’altro canto, però, la gestione dei capitali come prevista dopo l’invasione in Ucraina, ha di fatto stemperato il trend di indebolimento che stava caratterizzando la moneta russa, che viene scambiata ad un valore ben al di sopra rispetto al limite dei 65 dollari contro il dollaro, facendo registrare un calo del 10% in confronto al valore maggiore che è stato fatto segnare nel corso delle ultime giornate. Invece, è stato ancora più marcato la riduzione rispetto all’euro.
Una delle mosse della Russia è stata indubbiamente, per cercare di arginare le sanzioni che sono state applicate da parte dell’Occidente, di stringere i tempi il più possibile con il progetto legato al rublo digitale. Il progetto pilota, quindi, prenderà il via a partire dal mese di aprile del prossimo anno.
Proprio nel 2023, di conseguenza, la moneta nazionale, in formato elettronico si intende, inizierà ad essere oggetto di test e adeguati sperimentazioni, con dei clienti in carne e ossa e delle vere e proprie transazioni. È questo l’annuncio che è stato fatto da parte della Banca Centrale della Federazione russa. Quest’ultima, tra le altre cose, ha voluto chiarire come tale programma verrà fatto avanzare il più in fretta possibile, dal momento che c’è l’obiettivo di ridurre il più possibile le tempistiche.
Le sanzioni occidentali hanno, di fatto, provato ad estromettere la Russia rispetto alle più importanti “fette” del mercato finanziario internazionale. Così, Mosca deve inevitabilmente andare alla ricerca di strade alternative per provvedere ai pagamenti, non solo sul mercato russo, ma anche su quello estero. In realtà, è bene mettere in evidenza come il progetto legato al lancio del rublo digitale era già stato svelato nel corso del mese di dicembre del 2021, ma ad aprile Mosca aveva già raggiunto una svolta in tal senso.