Le sofferenze bancarie toccano un livello record a gennaio 2014

di Gianfilippo Verbani Commenta

L'ABI, l'Associazione Bancaria Italiana, ha recentemente pubblicato i dati sulle sofferenze bancarie maturate dagli istituti italiani relativi al primo mese dell'anno, gennaio 2014.


 Nel mese di gennaio 2014 le sofferenze bancarie degli istituti di credito italiani hanno raggiunto un livello record. A confermarlo è l’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, che ha recentemente pubblicato i dati relativi al primo mese dell’anno. La causa di questo fenomeno deve ancora una volta rintracciarsi nel perdurare della crisi economica, che ha fatto lievitare a 80,4 miliardi di euro l’ammontare dei crediti difficili per quel mese e volare a 160,4 miliardi di euro quelle lorde, innalzando i dati del mese precedente di dicembre 2013. 

Diminuiscono i prestiti e si stabilizzano le sofferenze bancarie a gennaio 2014

A livello percentuale, quindi, il rapporto tra le sofferenze bancari e gli impieghi di denaro complessivi ha raggiunto l’8,4 per cento nel mese di gennaio 2014, due punti in più rispetto ai livelli registrati nel 2013. Rispetto ad anni più remoti nel tempo, inoltre, le percentuali sono ancora più allarmanti, perché alla fine del 2007, prima della crisi economica, lo stesso rapporto era pari al 2,8 per cento. C’è da segnalare, tuttavia, che nel 1999 il rapporto crediti concessi – crediti difficili era pari all’8,42 per cento, una situazione molto simile a quella odierna.

Le sofferenze bancarie salgono a 156 miliardi di euro a gennaio 2014

Nel mese di dicembre 2013, invece, le sofferenze nette delle banche italiane erano pari a poco meno di 80 miliardi di euro, mentre quelle lorde sono risultate pari a 155 miliardi di euro. C’è invece uno scostamento da 16 miliardi di euro con quanto registrato nel corso del mese di gennaio 2013, con un rapporto percentuale crediti impiegati – debiti totali che si era attestato solo sul 4,8 per cento.