Surroga, sostituzione o rinegoziazione del mutuo? Sono i tre strumenti di risparmio che il consumatore può adottare per migliorare il suo mutuo.
In questo periodo di grande ribasso di spread e tassi, è possibile chiedere la rinegoziazione del mutuo alla propria banca, abbassando la rata, oppure ottenendo una maggiore erogazione di denaro. I consumatori possono anche servirsi di surroga e sostituzione. Ma come funzionano?
I tassi d’interesse applicati dalle banche per finanziamenti a tasso fisso o variabile sono molto più convenienti oggi che cinque anni fa. È naturale che chi ha già un mutuo in essere voglia approfittare del momento per spillare un tasso più vantaggioso al proprio istituto di credito.
> Che cos’è la rinegoziazione del mutuo
Qualora il correntista sia legato da un rapporto di fiducia con la banca, allora è probabile che tenti la via della rinegoziazione del mutuo e senza cambiare la durata del piano d’ammortamento e la tipologia del tasso, cercherà di capire se ci sono dei margini di miglioramento sugli interessi e sullo spread. Alcune banche nel contratto di mutuo prevedono già la rinegoziazione periodica del finanziamento.
Un’altra opportunità è quella di valutare il trasferimento del mutuo in un altro istituto. È la surroga del finanziamento e senza cambiare tasso e durata del mutuo, si cerca di modificare lo spread e abbassare la rata il più possibile. Il trasferimento del mutuo ha dei costi che sono sostenuti dagli istituti di credito e questo rende l’operazione più semplice e in ogni caso vantaggiosa.
Se i mutuatari vogliono approfittare dell’occasione per mantenere la rata costante ma avere una maggiore liquidità e magari un piano d’ammortamento più elastico, c’è bisogno di fare appello all’istituto della sostituzione che non prevede costi per il mutuatario e gli dà la possibilità di giocare con un maggior numero di parametri.