I prestiti in sofferenza sono un problema sociale

 Le sofferenze bancarie degli istituti di credito italiani riescono a dare bene l’immagine di quanto siano diffusi gli effetti negativi della crisi economica e di quanto si sia in generale ancora lontani dal superarla. Negli ultimi mesi, infatti, quelle che vengono definite sofferenze bancarie, all’interno delle quali si nascondo prestiti e mutui in sofferenza, ma anche crediti difficili di diverso, hanno infatti superato i 140 miliardi di euro. 

I dati del rapporto mensile dell’ABI di ottobre 2013

 L’Associazione Bancaria Italiana – ABI – ha pubblicato anche per il mese di ottobre 2013 il suo tradizionale rapporto mensile, all’interno del quale ha scattato una fotografia del mondo bancario e finanziario italiano con particolare riferimento al settore del credito

Come ottenere un prestito personale presso la Banca di Legnano

 La Banca di Legnano, in collaborazione con l’A.B.I (Associazione Bancaria Italiana) e altre istituzioni (come ad esempio il Dipartimento per le politiche della famiglia o il Ministero per le Politiche giovanili e le Attività sportive), ha redatto un piano di sostegno alle famiglie in difficoltà che prevede la concessione di prestiti personali finalizzati ad aiutare determinate situazioni familiari.

Gli interessati, quindi, potranno ricevere un sostegno concreto a tassi agevolati, quindi più bassi rispetto alla media degli altri istituti. Il tasso in questo caso sarà rigorosamente fisso, e dunque esente da variazioni che potrebbero compromettere la regolare restituzione del prestito erogato.

Sospensione mutuo prima casa: moratoria prosegue

 Per le famiglie in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo per la prima casa, è arrivata la seconda proroga relativa alla moratoria ABI-Consumatori, una misura rientrante nel “Piano Famiglie” messo a punto proprio dall’Associazione Bancaria Italiana. L’ABI, nello specifico, ha trovato l’accordo con 13 Associazioni di Consumatori per prorogare, alle stesse condizioni, la moratoria sui mutui prima casa, che sarebbe scaduta il prossimo 31 luglio del 2011, fino alla data del 31 gennaio del 2012. Trattasi di una misura che finora ha dato i suoi frutti se si considera che, stando ai dati consolidati dello scorso mese di maggio del 2011, sono stati sospesi oltre 46 mila mutui prima casa per un controvalore pari a ben 5,5 miliardi di euro. La moratoria ABI-Consumatori, lo ricordiamo, permette nel rispetto dei requisiti di non pagare per dodici mesi consecutivi le rate del finanziamento ipotecario.

Mutuo acquisto casa: moratoria agli sgoccioli

 Stanno per scadere i termini dell’accordo di proroga della moratoria sui mutui tra l’Abi, Associazione Bancaria Italiana, ed una dozzina di associazioni dei consumatori; nata come misura anticrisi, la moratoria ha sinora permesso a decine di migliaia di famiglie di tirare il fiato attraverso la sospensione per dodici mesi del pagamento delle rate. Ma il termine ultimo per la presentazione delle domande, nel rispetto dei requisiti, scade il prossimo 31 luglio 2011, ragion per cui c’è grande attesa per capire se la moratoria sarà ulteriormente prorogata o se saranno adottate misure differenti per sostenere le famiglie in una fase congiunturale, economica ed occupazionale che rimane ancora non facile.

Finanziamenti PMI per le società neo quotate

 L’ABI e Borsa Italiana hanno siglato un’intesa, “Ipo bank facility“, che riguarda la concessione di linee di credito esclusivamente per le imprese neo quotate. Tale progetto va ad affiancarsi all’accordo quadro che è stato siglato nel 2010 per promuovere la quotazione come strumento di crescita, in special modo delle piccole e medie imprese. A darne notizia è stata proprio l’Associazione Bancaria Italiana nel mettere in risalto come a tale iniziativa abbiano partecipato tutti i principali gruppi bancari italiani. L’accordo è molto importante in quanto le società neo quotate, dopo aver raccolto i capitali sul mercato, attraverso il collocamento azionario, potranno andare a raddoppiare, ed in certi casi triplicare le risorse finanziarie a disposizione attraverso delle specifiche linee di credito.

Benvenuto in Banca: nuova brochure dell’Abi

 Durante il convegno intitolato “Immigrati e inclusione finanziaria: fatti e prospettive in un contesto che cambia“, l’ABI, Associazione Bancaria Italia, in collaborazione con il Centro Studi di Politica Internazionale (CeSpi), ha alzato il velo su “Benvenuto in banca“, una nuova pubblicazione per il cittadino. Trattasi, nello specifico, di una nuova brochure appositamente ideata, pensata e realizzata, anche con il contributo delle reti di promotori finanziari, per facilitare l’accesso degli immigrati in banca. “Benvenuto in banca“, infatti, illustra i principali servizi e prodotti, a fronte di quella che sarà solo una delle future iniziative per rafforzare nel nostro Paese l’inclusione bancaria e finanziaria dei cittadini immigrati.

Poste e banche: Garante Privacy in azione

 Il Garante della Privacy ha fissato nuove regole per quanto riguarda il corretto trattamento dei dati dei consumatori; queste nuove regole, in particolare, sono rivolte sia al Gruppo Poste Italiane, sia agli Istituti di credito che, di conseguenza, dovranno fare in modo da “blindare” il sistema informativo a garanzia dei dati dei propri correntisti. Questo provvedimento arriva dopo numerosissime istanze arrivate proprio al Garante per la Privacy, e subito dopo seguiti anche da accertamenti che sono stati effettuati negli anni dal 2008 al 2010 presso parecchie centinaia di Istituti di credito avvalendosi al riguardo anche della stretta collaborazione da parte dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana (ABI). Ma come mai questi controlli?

Rinegoziazione mutuo tasso variabile e Decreto Sviluppo

 Con la recente approvazione del Decreto Sviluppo sono arrivate alcune novità che coinvolgono e riguardano le famiglie che in questo momento stanno pagando un mutuo a tasso variabile, e sono in difficoltà con il pagamento della rata mensile visto che la tendenza del costo del denaro è rialzista. Nel Decreto, in particolare, viene introdotta la possibilità per le famiglie di andare a rinegoziare con la banca il mutuo variabile in modo tale da “convertirlo” in un finanziamento ipotecario a rata e durata costante, ovverosia a tasso fisso. Ma conviene? Ebbene, la Federconsumatori nei giorni scorsi si è espressa sulla misura introdotta nel Decreto Sviluppo, bollandola in tutto e per tutto come l’ennesimo regalo agli istituti di credito. Insomma, la misura di aiuto e sostegno alle famiglie è uno specchietto per le allodole visto che il passaggio dal tasso variabile al tasso fisso comporta un inasprimento della spesa per interessi.

Banche e sicurezza: rapine sempre in calo

 In base agli ultimissimi dati forniti dall’Ossif, il Centro di ricerca dell’Associazione Bancaria (ABI) sulla sicurezza, in banca la tendenza relativa ai “colpi” messi a segno in filiale, ovverosia per intenderci le rapine, si conferma sempre in calo. In particolare nel 2010, anno su anno, c’è stato un calo delle rapine pari a ben il 18%; questo calo ha quindi fatto scendere l’indice di rischio ma anche il bottino complessivo. In accordo con una nota dell’Associazione Bancaria Italiana, lo scorso anno ci sono state complessivamente 1.423 rapine allo sportello rispetto alle 1.744 dell’anno precedente; il tutto a fronte di un bottino complessivo che è sceso da 36,8 milioni ai 33,7 milioni di euro, un dato che risulta essere il più basso da ben 20 anni a questa parte.

Banche italiane: Abi, agire sui costi

 Nel 2010 in Italia i ricavi delle banche hanno fatto registrare una contrazione a fronte di un confronto che è risultato essere penalizzante rispetto al panorama bancario internazionale, e quindi anche rispetto ai competitor europei. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel Rapporto 2011 sul settore bancario, da cui è altresì emerso, a fronte di una moderata crescita degli utili, anno su anno, un miglioramento dei livelli di patrimonializzazione, ed un Roe in calo del 3,65%. Questo scenario, secondo l’Associazione, è frutto del difficile contesto economico e finanziario che anche nel 2010 gli istituti di credito in Italia hanno dovuto scontare. Per questo, analizzando i bilanci del settore bancario, l’ABI ritiene necessario che si agisca sui costi in modo tale che le banche possano recuperare redditività e, di riflesso, continuare a sostenere le famiglie e le imprese, il che significa contribuire alla crescita ed al rilancio della nostra economia.

Finanziamenti PMI: Abi e Ance insieme per il credito

 Considerando che nel settore dell‘edilizia in Italia la congiuntura economica, così come l’economia italiana nel suo complesso, risulta essere ancora particolarmente delicata, Paolo Buzzetti, presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) da un lato, e Giuseppe Mussari, Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) dall’altro, hanno siglato un accordo congiunto finalizzato a favorire l’accesso al credito alle aziende del comparto. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio l’Associazione Bancaria Italiana nel precisare come l’accordo, al fine di sviluppare e rafforzare ulteriormente il rapporto banca-impresa, preveda l’istituzione di un gruppo di lavoro congiunto tra l’ABI e l’ANCE che, analizzando e valutando proprio la dinamica legata al rapporto tra banche ed imprese, punti a risolvere i problemi di liquidità delle aziende delle costruzioni.

Banche e DL Sviluppo: Abi plaude al Decreto

 Il Presidente dell’ABI, Giuseppe Mussari, ha commentato il Decreto Sviluppo approvato dal Consiglio dei Ministri, affermando in particolare come il provvedimento del Governo fornisca un contributo essenziale per agevolare la crescita del Paese, partendo soprattutto dall’innovazione e dalla ricerca scientifica che sono due pilastri importanti per ridare un decisivo slancio all’economia investendo sulle giovani generazioni e sul futuro. All’interno del DL Sviluppo ci sono tanti provvedimenti, tra cui alcuni collegati alle attività bancarie al fine di portarle allo stesso livello di quelle europee, e con la conseguenza che potrà essere in futuro ancora più proficuo il rapporto di collaborazione e di dialogo da parte del sistema bancario con le imprese e le Associazioni dei consumatori all’insegna della chiarezza e della trasparenza. Non a caso di recente, proprio con le Associazioni dei Consumatori, l’Abi in materia di conti correnti ha annunciato d’aver raggiunto un accordo per la cosiddetta trasparenza semplice.

Finanziamenti PMI: allungamento con il Fondo di Garanzia

 Nell’ambito delle misure a sostegno del credito delle piccole e medie imprese, è diventata pienamente operativa la misura che permette alle PMI di allungare i piani di ammortamento dei finanziamenti dopo essersi avvalsi nei mesi scorsi della moratoria, ovverosia della sospensione del pagamento della quota capitale del debito da rimborsare alle banche. A darne notizia è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, dopo che al riguardo è stata raggiunta l’intesa sia per la Convenzione sulla provvista, da parte della Cdp, Cassa Depositi e Prestiti, sia per la copertura del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese. Tutto si basa sul “Nuovo accordo per il credito alle Pmi” che è stato stipulato nello scorso mese di febbraio 2011 con il Governo e con le Associazioni di categoria delle imprese e dei professionisti.